Quale tecnica e quali materiali per la ricopertura delle recessioni gengivali singole?

Valutazione incentrata sul paziente della gestione microchirurgica della recessione gengivale mediante l’utilizzo di un lembo avanzato cordialmente con PRF o AM. Un’analisi comparativa

Patient-centered evaluation of microsurgical management of gingival recession using coronally advanced flap with platelet-rich fibrin or amnion membrane: A comparative analysis. Sumit Kumar Agarwal, Rajesh Jhingran, Vivek Kumar Bains, Ruchi Srivastava, Rohit Madan, Iram Rizvi.

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L’obiettivo di questo studio è stato di confrontale i risultati ottenuti
nella ricopertura radicolare nei casi di recessioni gengivali classificate come I e II classe di Miller, utilizzando solo un lembo avanzato coronalmente (CAF), oppure un CAF in associazione a platelet-rich fibrin (PRF) o amnion membrane (AM). 

Nel 1993 Prato et al. codificarono il (CAF), da allora il lembo avanzato coronalmente viene utilizzato in associazione con diversi materiali per rigenerativa e fattori biologici che hanno come obiettivo la ricopertura radicolare e il ricreare l’apparato d’attacco.

Di recente il PRF è stato indicato come un fattore in grado di aumentare la predicibilità della rigenerazione parodontale. Il PRF è considerato un materiale che ha mostrato di poter dare risultati promettenti in associazione con il CAF nel trattamento delle recessioni gengivali. La membrana amniotica (AM), invece, racchiude fattori di crescita che supportano la formazione di tessuto di granulazione stimolando la neo-angiogenesi e la crescita di fibroblasti favorendo la formazione di una prima barriera di difesa durante interventi come quello di riposizionamento coronale del margine gengivale per il trattamento delle recessioni.

AM, inoltre, oltre a fornire un’impalcatura per la migrazione e proliferazione cellulare, favorisce i processi di guarigione della ferita. Tra gli obiettivi degli interventi di ricopertura radicolare si può inserire di certo anche quello di ridurre al minimo il discomfort e di praticare chirurgie minimamente invasive, così da raggiungere anche una maggiore soddisfazione del paziente. Per arrivare al compimento di questi obiettivi l’aiuto del microscopio in chirurgia è essenziale, fornendo illuminazione e ingrandimento del campo operatorio. Così il presente studio è stato condotto per valutare l’efficacia del CAF in associazione o meno con AM e PRF, subito dopo l’intervento, a 3 mesi e a 6 mesi di follow-up. Un totale di 45 siti classificati come difetti di I o II classe di Miller sono stati attribuiti casualmente in questi tre gruppi di trattamento. Dimensione verticale della recessione gengivale (VGR), orizzontale (HGR), spessore del tessuto gengivale (GT), consenso e risposte dei pazienti sono state registrate ai 3 tempi di controllo stabiliti. Tutti i trattamenti sono risultati efficaci nella copertura radicolare con una media di recupero di dimensione verticale di 1.47 ± 0.92 mm (56%) per il trattamento con CAF e PRF (gruppo I), 0.67 ± 1.23 mm (36%) per il CAF in associazione ad AM (gruppo II) e 0.60 ± 1.06 mm (33%) per il solo CAF (gruppo III). Una ricopertura completa si è ottenuta nel 33% dei casi nel gruppo I, nel 26,6% nel gruppo II e nel 13,3% nel gruppo 3. Anche il gradimento dei pazienti nei confronti del trattamento chirurgico è stato migliore in termini di comfort e di sensibilità post operatoria nei due gruppi con innesto di materiale. A distanza di 6 mesi è stato valutato lo spessore del tessuto gengivale guadagnato; il miglioramento più significativo si è evidenziato ancora una volta nel gruppo I. Tutti i 23 pazienti hanno completato lo studio senza complicazioni, mostrando risultati favorevoli grazie a entrambi i materiali e grazie alla tecnica chirurgica mini invasiva, ulteriormente migliorata dall’ausilio del microscopio. Tutti i pazienti hanno mantenuto alti livelli di igiene orale secondo le istruzioni fornite nel corso dello studio. Il rispetto in fase iniziale e il rafforzamento continuo di una meticolosa igiene orale hanno fatto rilevare valori di placca minimi. Questo ha portato alla riduzione dell’infiammazione gengivale e ad assenza di sanguinamento al sondaggio in tutti i siti chirurgici, fattori fondamentali per la buona riuscita del trattamento.

Implicazioni cliniche
Il presente studio dimostra un miglioramento nella copertura radicolare quando PRF e AM sono utilizzati in combinazione con il CAF, rispetto alla terapia con solo CAF. Questi risultati sono basati su 6 mesi follow. Pertanto, la valutazione a lungo termine può essere necessaria per stabilire se l’effetto clinico di PRF e AM sia apprezzabile e rilevante a lungo termine.

Quale tecnica e quali materiali per la ricopertura delle recessioni gengivali singole? - Ultima modifica: 2016-07-14T09:33:58+00:00 da Redazione

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