Il Ministro della salute Salute Beatrice Lorenzin lancia una proposta volta ad aumentare l’accessibilità alle cure odontoiatriche per i cittadini più deboli e AIO si oppone.
L’idea, in effetti, suona bizzarra: riduzione obbligatoria del costo delle prestazioni del 50% – negli studi odontoiatrici privati – per i pazienti con difficoltà economiche. Inoltre, il professionista non sarebbe libero di fare una valutazione del paziente, ma dovrebbe attenersi a una valutazione precedente fatta dai medici della struttura pubblica, che indicherebbe al privato quali cure effettuare.
Gaetano Memeo, Segretario Associazione Italiana Odontoiatri, definisce in un comunicato questa proposta «inaccettabile per almeno due ragioni: innanzitutto la Ministra Lorenzin è consapevole che l’odontoiatria di qualità ha dei costi elevati (se così non fosse il SSN avrebbe le possibilità per coprirne le spese) e che quindi riducendo i costi, inevitabilmente bisogna ridurre la qualità delle prestazioni; in secondo luogo, la professione odontoiatrica è una professione medica e una professione intellettuale ed è impensabile che un soggetto terzo possa indicare ad un professionista quali prestazioni eseguire e in che modo eseguirle: sarebbe la morte della libera professione!».
La proposta sembra cercare una facile soluzione, a discapito degli odontoiatri, a quello che è e deve rimanere a tutti gli effetti un problema di competenza dello Stato, e non del libero professionista.
AIO ricorda inoltre che da anni sta combattendo per ottenere la totale deducibilità delle spese odontoiatriche, e per quanto sia da considerarsi positivo l’interesse manifestato negli ultimi giorni verso un argomento di tale rilievo per la professione, non ritiene sia questa la strada da intraprendere per risolvere una questione tanto complessa e delicata.