Il 19 marzo è entrato in vigore il decreto sui nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
In ambito odontoiatrico è stato scelto di ridurre ulteriormente le fasce di popolazione che possono accedere gratuitamente alle cure, decisione che ha causato indignazione e scontento.
«I nuovi LEA sono la conferma che nel nostro Paese l’assistenza odontoiatrica pubblica non è una priorità», dichiara il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada. «Si continuano a spendere parole sulla necessità di assistere le persone socialmente deboli, parlare di campagne di prevenzione per l’età evolutiva ma quando poi si deve dare un senso concreto a tutto questo nulla viene attuato. (…) Negli anni, nelle Regioni che hanno voluto sperimentare progetti in cui pubblico e privato hanno operato in collaborazione, spesso promossi da ANDI, siamo riusciti a dimostrare come sia possibile organizzare campagne di prevenzione a costi ampiamente sostenibili da qualsiasi amministrazione».
I nuovi LEA garantiscono la tutela della salute nei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni tramite il monitoraggio di carie e male-occlusioni, i trattamenti della patologia cariosa e la correzione delle patologie ortognatodontiche a maggior rischio. Sono inoltre garantite, ai cittadini con vulnerabilità sanitaria e/o sociale, tutte le prestazioni odontoiatriche previste dal piano sanitario individuale ed incluse nel nomenclatore generale.
Per tutti i pazienti, invece, sono garantite le visite odontoiatriche con fine di diagnosi precoce di patologie neoplastiche e il trattamento delle urgenze.