L’ipersensibilità dentinale: dalla diagnosi ad una terapia risolutiva per un sollievo quotidiano

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L’articolo di Cummins, l’unico di ambito non strettamente pedodontico tra gli articoli valutati questa settimana, rappresenta una panoramica sull’ipersensibilità. Partendo dall’eziologia, l’autore suggerisce le diverse strategie terapeutiche attuabili. Tra queste, fondamentale la sigillatura dei tubuli dentinali scoperti.

L’ipersensibilità dentinale è caratterizzata da dolore breve ed acuto derivante da dentina esposta in risposta a stimoli esterni e non imputabile a qualsiasi altra forma di difetti dentali o patologia. La teoria idrodinamica propone che tali stimoli portino ad un cambiamento nel flusso del fluido dentinale, che attiva le fibre nervose intra-dentali, tramite una risposta meccanorecettori, andando a causare dolore.

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La recessione gengivale è la causa principale dell’esposizione di dentina, e un importante fattore predisponente l’ipersensibilità dentinale. L’ipersensibilità dentinale è una condizione diffusa. È stato riportato che colpisce il 15-20% della popolazione adulta, in genere da 20 a 50 anni di età, con picco di incidenza tra i 30 e i 39 anni. Alcuni studi hanno riportato livelli di prevalenza più elevati, fino al 57%. L’incidenza di ipersensibilità dentinale è destinato ad aumentare con il cambiamento della diete, e come conseguenza della prevenzione della carie e della malattia parodontale risultato prevenzione, cha ha portato ad un miglioramento della salute orale, della ritenzione e della funzionalità della dentatura.

I trattamenti per alleviare l’ipersensibilità dentinale si basano sull’interruzione della risposta nervosa a stimoli dolorosi o sulla chiusura dei tubuli dentinali aperti, in modo da bloccare il meccanismo idrodinamico. Una sigillatura efficace e resistente della dentina offre la migliore possibilità di sollievo immediato e duraturo dall’ipersensibilità dentinale. In particolare, i materiali che possono ricoprire le superfici dentinali esposte, oltre ad otturare e sigillare i tubuli dentinali aperti, offrono la prospettiva interessante di rafforzare la dentina e renderla meno suscettibile ai fattori predisponenti, riducendo contestualmente l’ipersensibilità dentinale.

Studi clinici hanno dimostrato che un nuovo dentifricio contenente l’8% arginina, carbonato di calcio, e 1450 ppm di fluoruri, quali monofluorofosfato di sodio, offre un’efficacia assai maggiore nel ridurre la sensibilità rispetto alla pasta dentifricia leader di mercato, contenente ione potassio al 2%. Gli studi sul meccanismo d’azione hanno dimostrato che questa tecnologia sigilla fisicamente i tubuli dentinali con un tampone a base di arginina, carbonato di calcio e fosfato. Questo “tappo”, che è resistente alle normali pressioni della polpa e sopporta gli acidi, riduce efficacemente il flusso del fluido dentinale e, quindi, riduce la sensibilità.

Fonte: 

Dentin hypersensitivity: from diagnosis to a breakthrough therapy for everyday sensitivity relief.

Cummins D

L’ipersensibilità dentinale: dalla diagnosi ad una terapia risolutiva per un sollievo quotidiano - Ultima modifica: 2015-02-12T07:28:19+00:00 da redazione

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