Lesioni ulcerative delle mucose orali

Le neoformazioni ulcerative a livello gengivale e delle mucose orali costituiscono sicuramente uno fra i riscontri clinici maggiormente comuni in patologia orale. Possono avere decorso e prospettiva prognostica francamente benigni – esempio tipico quello della stomatite aftosica – o sottendere al contrario condizioni serie, che richiedono un delicato approccio multispecialistico.

Sempre più odontoiatri si stanno interessando in maniera sistematica di patologia orale, posto che la materia costituisce una competenza di base dell’odontoiatra, che rappresenta il primo specialista di riferimento per tali problematiche.

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Lo studio delle lesioni ulcerative si concentra in primo luogo nella definizione dell’aspetto. Il fattore descrittivo è fondamentale ed è bene che i professionisti si adeguino alla terminologia più diffusa. È opinione comune il fatto che una ulcerazione orale aggressiva abbia anche un aspetto caratteristico: asimmetrica, irregolarmente introflessa, bordi non definiti. Il dato non può essere chiaramente assiomatico (Kumari nel 2013 riportò addirittura un caso di b squamocellulare misconosciuto come semplice forma aftosica), ma è vero che esistono casi in grado di indirizzare immediatamente il professionista verso l’approfondimento diagnostico. Un altro dato da considerare consiste nel poter incontrare lesioni solitarie o multiple e, in questo secondo caso, separate o confluenti.

Lesioni ulcerative acute e croniche

La seconda variabile fondamentale è quella cronologica: la Letteratura suggerisce di definire come acuta una lesione il cui decorso clinico rientra nelle due settimane. Al contrario una lesione ulcerativa che supera tale soglia va inquadrata come cronica e, come tale, è meritevole di approfondimento istologico secondo diversi protocolli operativi.

Basandosi su questi punti fermi, alcuni Autori hanno deciso di aggiornare il corollario nosologico in un’interessante revisione apparsa recentemente sull’International Journal of Dentistry. In totale, gli Autori portano a 29 i quadri patologici che possono corrispondere ad una forma ulcerativa: da qui il bisogno di ragionare secondo un rigido schema di diagnosi differenziale.

Qui di seguito verranno dunque elencate alcune di queste patologie, con particolare attenzione alle meno note, seguendo l’albero decisionale proposto nello stesso articolo.

Fra le forme solitarie, è interessante considerare la scialometaplasia necrotizzante. Si tratta di un quadro infiammatorio a carattere benigno a carico delle ghiandole salivari minori, massimamente nella regione posteriore del palato. È più frequente nel soggetto maschio di mezza età. L’aspetto è comunemente quello di una ulcerazione a bordi netti con un letto tendente al giallo. Una netta tendenza alla guarigione spontanea si osserva a partire dal decimo giorno, ragione per la quale la condizione può essere definita a ponte fra acuta e cronica.

Lesioni ulcerative delle mucose orali - Ultima modifica: 2017-01-10T07:33:23+00:00 da redazione

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