Direzione sanitaria degli studi, 90 giorni per adeguarsi alle nuove regole

Marco Scarpelli, odontologo forense di Milano

La direzione sanitaria di molti studi odontoiatrici entro la fine di aprile dovrà essere regolarizzata. La legge di Bilancio 2019, infatti, ha introdotto una norma che obbliga gli studi odontoiatrici ad avere un direttore sanitario iscritto all’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della città in cui ha sede il centro. La nuova disposizione non piace ad Ancod (Associazione nazionale dei centri odontoiatrici) che la considera una violazione della normativa europea sulla libera circolazione dei professionisti, ma invece convince la maggior parte degli odontoiatri.

“È una norma dettata dal buon senso”, dice Marco Scarpelli, odontologo forense di Milano, “non capisco perché sia stata introdotta solo ora. È naturale che il direttore di una struttura sanitaria debba risiedere quanto meno nella zona dove lavora, affinché possa svolgere con maggior zelo il compito che gli compete, e di conseguenza dover rispondere all’Ordine professionale in cui opera”.

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Strutture e odontoiatri avranno tempo sino alla fine di aprile per adeguarsi alla nuova norma (120 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge 30 dicembre 2018, n. 145, avvenuta il 31 dicembre 2018). Un tempo sufficiente anche per riflettere sul significato di questa figura, il direttore sanitario, deputata a vigilare sul corretto funzionamento della struttura in cui opera.

La direzione sanitaria, una funzione tutt’altro che formale

Ricordo il caso di un centro odontoiatrico dove erano in uso delle turbine di dubbia provenienza, sprovviste di marcio CE“, racconta Scarpelli. “A seguito di un incidente occorso all’interno della struttura”, spiega l’odontologo forense, “l’operatore, chiamato in causa, fu sostanzialmente assolto sotto il profilo della responsabilità professionale, mentre fu invece condannato il direttore sanitario per non avere vigilato sulle attrezzature messe a disposizione dalla proprietà agli operatori impiegati nel centro”.

Per questa ragione, cioè per la delicatezza del compito assegnato al direttore sanitario, dapprima la legge ha impedito agli odontoiatri di poter assumere la direzione sanitaria di più strutture contemporaneamente e ora stringe ulteriormente le maglie. “La Federazione nazionale degli Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri“, fa sapere Scarpelli, “sta ora valutando come adempiere al compito di verifica e controllo dell’attività dei direttori sanitari, anche dal punto di vista deontologico”.

Cosa fare prima di assumere l’incarico

Se davvero la direzione sanitaria di uno studio odontoiatrico è cosa tutt’altro che formale, allora prima di accettare una simile proposta l’odontoiatra dovrebbe pensarci bene. “Dovrebbe innanzitutto verificare che la struttura sia in regola dal punto di vista giuridico”, suggerisce Scarpelli, “e poi che anche le regole dentologiche dei sanitari impiegati nello studio siano rispettate. Per chi non ha mai svolto questa funzione, suggerirei di seguire un corso di formazione sulla direzione sanitaria, così da farsi un quadro completo dei compiti da svolgere e delle responsabilità cui è chiamato a rispondere il direttore sanitario di uno studio medico e odontoiatrico”.

Iscrizione all’Ordine per trasferimento: istruzione per l’uso

È necessario presentare domanda formale di trasferimento all’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di destinazione, completa di marca da bollo (16,00 euro), nonché l’autocertificazione attestante l’attività professionale nella provincia di competenza dell’Ordine. Per ottenere il nulla osta dall’Ordine di provenienza, l’iscritto deve essere in regola con i pagamenti annuali previsti a favore dell’Ordine e dell’Enpam, l’ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici, nonché non aver procedimenti penali o disciplinari in corso, pena l’impossibilità di ottenere il trasferimento.

 

Direzione sanitaria degli studi, 90 giorni per adeguarsi alle nuove regole - Ultima modifica: 2019-02-04T12:06:04+00:00 da Pierluigi Altea

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