Eziologia dei traumi dentali legamento parodontale classificazione

La traumatologia del distretto stomatognatico rappresenta senza dubbio uno degli aspetti più delicati della pratica dell’odontoiatra. In primo luogo, bisogna dire che si tratta di un campo di applicazioni che il dentista, normalmente, non deve fronteggiare nella propria quotidianità clinica operativa. Sono, a tal proposito, presenti sul territorio nazionale delle strutture qualificate per il trattamento dei casi traumatologici, di solito nel contesto delle strutture ospedaliere.

Oltre a ciò, va osservato che un evento traumatico si manifesta per definizione in maniera improvvisa. L’odontoiatra può così trovarsi ad affrontare problematiche che richiedono abilità di decision making puntuali, magari in pazienti non perfettamente ricettivi o collaboranti, soprattutto nel caso dei soggetti pediatrici. A tal proposito, non potranno non essere considerate le possibili implicazioni medico-legali.

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Nell’ambito di questo argomento, tanto specialistico quanto ampio, verranno ora illustrati alcuni aspetti riguardanti i traumi dell’apparato di sostegno del dente, ovvero il legamento parodontale.

Partendo dalla lesione meno grave per poi procedere in ordine crescente, il primo caso è quello di un trauma che induce un danno del legamento, ma non causa dislocazione del dente e non ne aumenta neanche il grado di mobilità: si parlerà, in tal caso, di concussione. La diagnosi non è immediata, perché tendenzialmente si osserva principalmente un stimolo algico, spesso anche forte: fondamentale l’approccio osservazionale, che si applica comunque in tutti i casi di trauma.

Un video mostra un modo rapido per eseguire uno splintaggio a seguito di trauma al legamento parodontale

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Leggermente più grave è il caso in cui si manifesti anche un lieve aumento della mobilità clinica (sublussazione). Si tratta comunque di un dato importante, perché può essere necessario ricorrere a strategie terapeutiche basate sull’immobilizzazione dell’elemento.

Con il termine “lussazione” si intende in maniera generica la fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede normale: ciò vale a tutti gli effetti anche per il dente all’interno dell’alveolo, che rappresenta un’articolazione del tipo delle gonfosi. Parlando di lussazioni dentarie, sarà utile fare una distizione tra lussazione intrusiva, estrusiva e laterale.

Infine, la totale dilacerazione del legamento parodontale porta all’avulsione, ossia alla dislocazione completa del dente dalla propria sede. A questo consegue anche la sezione del fascicolo vascolonervoso del dente.

I casi di avulsione di elementi permanenti possono essere anche risolti del tutto tramite il reimpianto. Si tratta di una procedura fortemente condizionata dalla modalità di conservazione del dente avulso e, ancora di più, dal timing. Il paziente dovrà genericamente essere il più tempestivo possibile nel consultare un odontoiatra, il quale sarà invece facilitato nella propria scelta terapeutica se vorrà attenersi a precisi protocolli operativi. È probabilmente meglio chiarire da subito al paziente quali possano essere le reali possibilità di recupero e, nel caso di successo, le potenziali complicanze, anche nel lungo termine.

Decision making nei traumi del legamento parodontale - Ultima modifica: 2016-03-31T07:08:16+00:00 da redazione

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