Le miniviti ortodontiche

Dolore e discomfort

Un vantaggio offerto da questo sistema è la riduzione del discomfort per il paziente durante il trattamento rispetto ad altre tecniche di ancoraggio con apparecchiature extraorali39. L’incidenza di dolore riscontrata è del 95% a un’ora dall’inserimento, che si è ridotta fino al 10% a distanza di 7-14 giorni40. Nel caso insorga dolore durante le diverse fasi di trattamento sarà sufficiente ricorrere a una terapia a base di farmaci antidolorifici40. Sono stati inoltre individuati disturbo della salivazione, nel linguaggio e nell’atto masticatorio in seguito al posizionamento di miniviti40. La difficoltà di parlare e masticare è correlata all’intensità della salivazione. Lo studio evidenzia che i disturbi provocati da questi sistemi di ancoraggio non sono paragonabili come intensità, ma variano in base al modello di minivite che viene utilizzato40. La maggior parte dei pazienti non riferisce sensazioni di dolore e non ha necessità di farmaci antidolorifici. Nei casi in cui non venga adottata una chirurgia con lembo non si riscontrano né gonfiore né sofferenza38. L’esecuzione del lembo e la ferita chirurgica sembrano i maggiori responsabili del dolore, non la presenza della minivite. Il posizionamento delle miniviti senza incisioni chirurgiche o lembi può ridurre sia la durata dell’intervento che l’intensità di dolore33,39,41,42. La forma e la dimensione delle miniviti possono influire sul gonfiore, sulla difficoltà nel parlare e durante l’atto masticatorio. Tra le miniviti che sembrano avere meno complicanze nel provocare fastidio al paziente, si trovano quelle che presentano un piccolo diametro e una minore lunghezza40.

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Successi e fallimenti

Le percentuali di successo dell’ancoraggio fornito dalle miniviti sono inferiori a quelle degli impianti osteointegrati43,44. Questo dato è riferibile all’esperienza clinica degli Autori che è relativamente recente per quel che riguarda l’uso delle miniviti, mentre è elevata nel campo dell’osteointegrazione43,44. I numerosi Autori che hanno riferito la loro esperienza clinica indicano che la percentuale di successo si aggira intorno all’80%. Questo è un dato che rimane invariato nonostante si utilizzino diversi tipi di miniviti38,40,44,45. Le conclusioni hanno portato a evidenti rapporti tra la percentuale di successo, dimensione della minivite, inserimento in zone cheratinizzate o non cheratinizzate38,45. Sono state riportate percentuali di successo maggiori nel mascellare superiore, rispetto alla mandibola40. Il maggior fattore di rischio per il successo del trattamento con miniviti sembra la vicinanza di queste con le radici dentali40. La più alta percentuale di successo è stata riscontrata a livello dei premolari mascellari dove, grazie alla maggiore distanza delle radici e al facile accesso, si raggiunge anche il 95%40. Il tempo di permanenza della minivite in sede è determinato dalle esigenze terapeutiche del paziente. Per quel che riguarda il successo in rapporto alla sopportazione del carico, si evidenzia una maggiore stabilità delle miniviti all’ottava settimana dopo il posizionamento, rispetto alla quarta settimana. Si consideri che si tratta di sistemi di ancoraggio che hanno un utilizzo transitorio e che vanno rimossi al termine del trattamento terapeutico; è importante quindi che il loro utilizzo fornisca una buona base di ancoraggio per tutta la durata del trattamento e permetta una facile rimozione al termine. Vengono in ogni caso interpretati come successi tutti quei casi in cui la minivite ha fornito un ancoraggio stabile fino alla fine del trattamento, mentre vengono definiti fallimenti tutti i casi in cui si sia andati incontro a una perdita di stabilità o a una delle possibili complicanze40,43-45.

Conclusioni

Le miniviti si rivelano un importante ausilio nei trattamenti ortodontici. Conoscere tutte le possibili complicanze e la loro gestione mette al riparo dal dover interrompere il piano di terapia programmato e aumenta le percentuali di successo dei casi di utilizzo di miniviti.

Corrispondenza
davide.farronato@unimi.it
marcellaponchio.mp@gmail.com

Le miniviti ortodontiche - Ultima modifica: 2013-05-31T14:29:37+00:00 da Redazione

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