La professione di domani: scegliamo per il bene del paziente

Il momento storico è particolarmente denso sia di possibilità che di incognite se si pensa alla libera professione odontoiatrica. “Libera” è la parola chiave da tenere in stretta considerazione e da soppesare quando si pensa a come impostare il proprio futuro professionale.

All’indomani della laurea non è certo impossibile per il giovane, anche non figlio d’arte, trovare lavoro presso cliniche o studi odontoiatrici già avviati. Lo scoglio più grande si presenta quando si entra nell’ordine di idee di costruire qualcosa di proprio, qualcosa che trasformi il clinico da collaboratore a titolare. In questo passaggio sono richieste tante competenze che esulano dalla stretta odontoiatria e che fanno capo maggiormente all’imprenditoria.

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È sempre esistita la possibilità che qualcuno avvertisse come lontano dalle proprie caratteristiche personali questo lato della professione e che decidesse di svolgere la propria attività solo presso strutture di altri. Oggi questo fenomeno è particolarmente diffuso, tanto per le difficoltà burocratico-amministrative che riscontrerebbe il giovane che volesse aprire un proprio studio, quanto per la facilità di trovare lavoro sotto grandi società di capitale.

Non si possono negare le problematiche del titolare di studio, così come la maggior difficoltà di attirare a sé una pazientela fidelizzata. Non osservare, però, che la rinuncia alla propria libertà professionale provoca un’alterazione del modo di esercitare la professione vorrebbe comunque dire accettare senza degna riflessione di non scegliere i propri collaboratori, materiali, spazi e molte altre cose.

Qualsiasi sia il piatto della bilancia che sopporterà i pesi maggiori e decreterà la vostra scelta, è necessario che su ciascuno sia egualmente soppesata l’importanza della libera scelta del piano di trattamento che il paziente affronterà.

Il luogo di lavoro non deve alterare il nostro giudizio, deve mantenere ferma la nostra stella polare che punta dritto al benessere del paziente. Non facciamo pagare al paziente le nostre scelte, anzi, facciamo di questa responsabilità un vanto, una bussola capace di orientarci nel percorso professionale. Che si tratti di collaborazione o di titolarità, di srl, stp, studio associato, poco conta, siamo medici, scegliamo la strada dove la nostra soddisfazione interseca la salute del paziente.

Dino Re
La professione di domani: scegliamo per il bene del paziente - Ultima modifica: 2020-03-03T08:59:37+00:00 da Dino Re
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