Impatto della chirurgia orale sulle capacità di guida

DM_il dentista moderno_Ipoestesia mandibolare refrattaria in chirurgia orale

I form di consenso informato di ambito ospedaliero contengono una serie di elementi fondamentali da sottoporre e chiarire al paziente: descrizione dell'intervento, benefici attesi, controindicazioni, terapie farmacologiche associate e possibili complicanze. Oltre a questi dati, comunemente, vengono indicati aspetti particolari, maggiormente pratici, legati ai trattamenti in piano: ad esempio, il possibile impatto sulla capacità di condurre un veicolo. Nel 2004, un survey condotto da Von Arx nel Regno Unito ha evidenziato come 8 chirurghi ortopedici su 10 fossero del tutto all'oscuro delle linee guida e delle relative indicazioni sulla ripresa sicura della guida dopo interventi importanti di questo campo.

Partendo da simili presupposti, il gruppo di lavoro di Laimer, attivo presso l'unità di chirurgia craniomaxillofacciale dell'ospedale universitario di Innsbruck, Austria, si è proposto di verificare il possibile impatto di una chirurgia stomatognatica sull'abilità di condurre un veicolo.

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Lo studio prospettico caso-controllo è stato condotto tra aprile e luglio del 2018. Ha coinvolto un totale di 73 pazienti altrimenti sani, 37 donne e 36 uomini, evidentemente maggiorenti e regolarmente muniti di patente di guida. I soggetti erano indirizzati alle più diverse chirurgie orali – ben 48 avulsioni di terzo molare, 6 diverse estrazioni, 6 biopsie intraorali, 5 apicectomie, 4 seno mascellare, 3 chiusure di fistole oro-antrali e, curiosamente, un solo impianto – con il comune denominatore del regime di semplice anestesia locale. È stata indagata anche l'abitudine alla guida: 37 soggetti hanno riferito di guidare molto spesso, 21 tra ogni tanto e spesso, 13 raramente e solo 2 mai.

Chi subisce una chirurgia orale riesce a guidare?

La skill indagata è il tempo totale di arresto (total brake response time, TBRT), corrispondente al lasso tempo che il soggetto necessita per reagire a uno stimolo e applicare una forza ben definita sul pedale del freno, che è stato valutato su di un simulatore di guida in tre diversi momenti: immediatamente prima (t1) e dopo (t2) l'intervento chirurgico e a 7-10 giorni di distanza (t3), ovvero a margine dell'appuntamento di rimozione della sutura. 13 pazienti non sono ritornati al t3.

Il TBRT mediano è risultata pari a 583 millisecondi (ms), 634 ms e 520 ms, rispettivamente a t1, t2 e t3. L'analisi statistica ha rivelato differenze significative tra le letture di t1 rispetto t2 (t = - 4,944, p <0,001), t1 contro t3 (t = 7,454, p <0,001) e t2 contro t3 (t = 11,971, p <0,001). i valori TBRT nei soggetti studio al t3 non risultano significativamente inferiori rispetto ai normali valori di riferimento di 67 volontari sani e sono, pertanto, da reputare anch'essi normali.

In conclusione, la valutazione, pur nei limiti dello studio, valuta come indicata la raccomandazione al paziente ad astenersi, almeno nell'immediato postoperatorio, dalla guida di veicoli. Una minore, ma comunque significativa, differenze risulta anche nel periodo preoperatorio, probabilmente per il possibile impatto dell'ansia legata all'intervento. Sembrerebbe pertanto utile raccomandare al paziente, se possibile, raccomandare al paziente di raggiungere la struttura accompagnato o, quantomeno, tramite i mezzi pubblici.

Riferimenti bibliografici

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31748983

https://link-springer-com.pros.lib.unimi.it:2050/content/pdf/10.1007%2Fs00784-019-03152-z.pdf

Impatto della chirurgia orale sulle capacità di guida - Ultima modifica: 2019-12-10T07:36:09+00:00 da redazione
Impatto della chirurgia orale sulle capacità di guida - Ultima modifica: 2019-12-10T07:36:09+00:00 da redazione

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