IDS, tutti pronti per la biennale di Colonia

Mancano ormai pochi giorni all’apertura della 37a edizione di IDS, la fiera internazionale più importante del settore dentale, in programma a Colonia, dal 21 al 25 marzo 2017. Per cinque lunghi giorni gli stakeholder del settore dentale (odontoiatri, odontotecnici e aziende specializzate) potranno raccogliere informazioni di prima mano su novità, sviluppi e trend del comparto che in questi ultimi anni ha visto crescere in modo rilevante l’apporto tecnologico all’esercizio dell’odontoiatria.

Le novità del settore

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«IDS Colonia assomiglia in qualche modo ai Giochi Olimpici», ha detto Martin Rickert, amministratore delegato di VDDI, l’Associazione dell’industria dentale tedesca, intervenuto a Colonia alla conferenza stampa IDS dello scorso dicembre, «perché come gli atleti olimpici e paraolimpici si preparano per anni con grande dedizione per dare il meglio di sé, così anche le aziende del settore dentale si organizzano per partecipare ogni due anni a questo importante evento, dove si concentrano le novità e i trend del settore».

In questa edizione, i visitatori potranno apprezzare le ultime novità nell’ambito della cosiddetta odontoiatria digitale, sia sul fronte diagnostico sia su quello terapeutico, quindi per esempio vedere gli strumenti impiegati in implantologia per realizzare un backward planning, quel processo che, partendo dall’esito desiderato, consente di risalire a ritroso fino a definire le posizioni degli impianti e altri dettagli dell’intervento chirurgico. Grande attenzione sarà riservata dunque alla guided surgery, ma anche alla guided bone regeneration che consente di realizzare blocchi ossei su misura così da accrescere le possibilità di successo nell’ambito dei rialzi di seno mascellare e dei trapianti ossei.

I riflettori saranno puntati anche sull’ortodonzia: con i modelli ortodontici virtuali, infatti, oggi non solo si possono affrontare quesiti diagnostici, ma anche progettare apparecchi ortodontici fissi e mobili, per alcuni la vera sfida della tecnica digitale.

Poi, non mancheranno le stampanti 3D, con le loro evoluzioni che riguardano sia gli ambiti di applicazione (presto sarà possibile realizzare anche strumenti su misura, per esempio per uso endodontico), sia quello dei nuovi materiali che consentono di raggiungere risultati estetici sempre più raffinati.

Con quale spirito avvicinarsi all’innovazione

Marco Landi

È quanto abbiamo chiesto a Marco Landi, presidente del Ced, il Consiglio dei dentisti europei, anch’egli intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di IDS. «Con quale spirito dovrebbero avvicinarsi i dentisti alle novità del settore dentale? Con lo spirito di chi cerca di innovarsi per il bene del paziente», dice Landi, «e non per soddisfare esigenze commerciali o promozionali del proprio studio odontoiatrico: anche perché, se aumentano i costi, seppur in rapporto a una maggiore qualità, ma diminuisce la capacità di accesso alle cure dei pazienti, questo non è un bene dal punto di vista generale della salute».

C’è poi un altro problema di fondo, denuncia il presidente del Ced. «La legislazione europea», spiega Landi, «non sta correndo tanto quanto il progresso e l’innovazione, e questo ha generato un gap che oltretutto sta crescendo. Così, per esempio, con l’avvento dei sistemi Cad-Cam e della delocalizzazione di alcune fasi della produzione, non sempre è possibile risalire con certezza al produttore e avere la giusta garanzia sulla qualità del prodotto. Per non parlare dei problemi generati dai cosiddetti “big data”, ossia i problemi sulla sicurezza dei dati riguardanti lo stato di salute dei pazienti, dati che spesso transitano da un operatore a diversi altri, ma che attraversano anche i confini del Paese di appartenenza del paziente».

Per tutte queste ragioni, l’odontoiatra ha una responsabilità importante nei confronti del paziente, oggi più che mai. «Ecco perché l’utilizzo delle nuove tecnologie andrebbe valutato con attenzione», suggerisce Landi, «ma anche mediato dal dentista che per operare correttamente dovrebbe però essere supportato da una legislazione chiara e al passo con i tempi». Ed è proprio su questi temi che il Ced dovrà misurarsi nel prossimo futuro, come ha fatto sino a oggi su altre questioni, per garantire sicurezza ai pazienti, ma anche tranquillità agli odontoiatri.

I numeri di IDS

Alla 37a edizione di IDS (in programma dal 21 al 25 marzo 2017, a Colonia), hanno aderito oltre 2mila aziende, di cui 70% estere: sono attesi oltre 2400 espositori, provenienti da 60 Paesi, nonché 150mila visitatori. Le rappresentanze estere più nutrite arriveranno da Italia, USA, Corea del Sud, Svizzera, Francia, Gran Bretagna e Cina.

Pierluigi Altea

 

IDS, tutti pronti per la biennale di Colonia - Ultima modifica: 2017-03-13T10:51:24+00:00 da redazione

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