Sebbene rappresentino un problema molto comune nell’infanzia, i traumi dentali sono sempre una vera e propria emergenza per tutta la famiglia. Questi incidenti dentali, che spesso coinvolgono anche le labbra provocando un notevole sanguinamento, causano un grande spavento sia per il bambino che per il genitore, il quale spesso non è correttamente preparato su come intervenire. Il costante aumento di questi episodi, che occorrono il più delle volte inaspettatamente durante il gioco, richiede quindi che i genitori siano ben informati sul comportamento da tenere in caso di incidente con danni ai denti da latte del proprio bambino.
Superato lo spavento della caduta e del trauma, bisognerà affidare le cure del giovane paziente a un pedodontista - odontoiatra specializzato nel trattamento dei bambini - che sappia come approcciarsi correttamente dal punto di vista psicologico, oltre che a quello clinico.
Claudia Caprioglio1
Nicolò Carugo2
Luigi Paglia2
1Odontoiatra, specialista in Ortognatodonzia, Libero professionista, Pavia
2Dipartimento di Odontoiatria Materno-Infantile, Istituto Stomatologico Italiano, Milano
Il trauma dentale è un episodio molto frequente e drammatico sia per il bambino che lo subisce sia per i suoi genitori. Nei bambini in età prescolare – tra 0 a 6 anni - interessa i denti decidui e provoca dolore e sanguinamento quando vengono coinvolte anche labbra, guance e gengive che possono essere tagliate dai denti nell’impatto (Figura 1). In questa fascia di età i traumi dento-alveolari sono più frequenti, in quanto il bambino inizialmente impara a camminare e successivamente aumenta l’attività di gioco, rendendo più probabili collisioni o litigi con altri bambini suoi coetanei. Sono fattori di rischio la presenza di protrusione dentale e incompetenza labiale così come l’abitudine di mordere le matite o tenere in bocca oggetti.
I genitori devono essere correttamente informati su come intervenire in caso di incidente poiché la tempestività può cambiare in maniera significativa la prognosi del trauma. Il professionista a cui rivolgersi è il pedodontista, odontoiatra specializzato nel trattamento dei bambini, che in primo luogo dovrà risolvere la situazione dolorosa e successivamente attuare tutte le terapie necessarie per ridurre al minimo le possibili complicanze a carico del dente definitivo.
Prevenzione
La prevenzione dei traumi dentali nei pazienti in età prescolare si attua su più livelli. Bisogna innanzitutto evitare che il bambino subisca un incidente, per fare ciò è necessario informare correttamente i genitori e gli insegnanti su quali siano le situazioni più pericolose e come evitarle. Si ricordi che la maggior parte degli incidenti avvengono in ambito domestico, specialmente quando il bambino impara a camminare. Anche i bambini stessi, per quanto possibile e per mezzo di poster (Figura 2) e giochi, devono essere resi consapevoli sui comportamenti pericolosi per sé e per gli altri. Tutti questi comportamenti fanno parte della prevenzione primaria.
La prevenzione secondaria è invece costituita dalle manovre da compiere quando il danno si è ormai verificato così da ridurre le possibili complicanze. L’intervento deve essere tempestivo e sia i genitori che gli insegnanti devono sapere come comportarsi correttamente senza farsi prendere dal panico.
Quali sono i tipi di trauma
I traumi possono interessare:
- i tessuti duri del dente (smalto, dentina, cemento) con o senza interessamento della polpa (Figura 3);
- i tessuti parodontali o di sostegno del dente (legamento, gengiva);
- l’osso di supporto ovvero le fratture alveolari;
- i tessuti molli (gengiva, labbra, mucosa orale).
Spesso quando occorre un trauma dento-alveolare vi è una combinazione che riguarda più tipi di tessuti differenti e pertanto è necessario eseguire diversi esami clinici e radiografici per formulare una diagnosi corretta.
Che cosa fare in caso di incidente
In caso di incidente è importante innanzitutto non farsi prendere dal panico! Il bambino va tranquillizzato perché spesso la preoccupazione del genitore lo traumatizza ancor più che l’incidente stesso. Successivamente pulire le ferite tamponando il sangue con garze sterili o fazzoletti puliti e posizionare il ghiaccio esternamente per ridurre il gonfiore. Se sono presenti tagli delle guance o labbra, denti che si muovono o con fratture evidenti, è necessario portare il piccolo paziente al Pronto Soccorso o da un pedodontista.
Il trauma dento-alveolare è considerato una vera e propria urgenza perché spesso le possibilità di risolvere il problema aumentano notevolmente tanto più è tempestivo l’intervento.
Se il dente è caduto in seguito al trauma o si è fratturato, è bene conservarlo in una soluzione acquosa (fisiologica, saliva o latte) e portarlo con sé. Una volta giunti presso lo studio dentistico, il pedodontista procederà con l’esame obiettivo per valutare i danni subiti non solo a livello della bocca, ma di tutto il distretto testa-collo, e successivamente la sua valutazione clinica sarà completata con esami radiografici appropriati (Figura 4).
Questi sono spesso necessari in quanto alcuni traumi dei denti da latte possono danneggiare il follicolo del dente permanente sottostante, compromettendone il corretto sviluppo. I danni più frequenti sono: ipoplasie dello smalto, arresto dello sviluppo del dente permanente o una sua alterazione morfologica della corona e/o della radice (dilacerazione). Tali anomalie si manifesteranno in fase di eruzione fisiologica del dente permanente. Se invece il trauma causa lo spostamento del dente deciduo dalla sua posizione d’origine, senza che sia interessato il permanente sottostante, si attende un riposizionamento naturale.
In caso di avulsione del dente deciduo non si effettua il reimpianto per il rischio di danneggiare il dente permanente sottostante. Invece, nel caso in cui si perda un dente da latte senza che venga poi ritrovato, tramite la radiografia si può verificare che non sia intruso nella gengiva, situazione difficilmente indagabile clinicamente in quanto spesso la zona è gonfia ed edematosa e il piccolo paziente difficilmente visitabile.
In molte occasioni a carico del dentino da latte interessato si nota solamente una frattura senza interessamento della polpa (Figura 5): in questo caso si procederà, se necessario, a lucidare eventuali bordi taglienti per evitare lacerazioni del labbro e successivamente si eseguiranno dei controlli periodici per escludere necrosi tardive (il dentino si scurisce e può comparire una bollicina sulla mucosa sovrastante il dente). Nel caso in cui il dente deciduo andasse in contro a necrosi, si dovrà intervenire con trattamenti opportuni oppure con la sua estrazione.
Esiti a carico dei permanenti
Quando l’apice radicolare del dente deciduo viene a contatto con il follicolo del germe del permanente o quando la reazione infiammatoria che accompagna la necrosi pulpare del deciduo lesiona gli ameloblasti impiegati nella formazione del dente permanente si ha un danno a carico degli elementi definitivi.
I più frequenti sono: l’ipoplasia dello smalto (Figura 6) che si presenta ipomineralizzato con un colore bianco-giallastro; la dilacerazione e le alterazioni del processo eruttivo ovvero l’eruzione ectopica del permanente (in seguito alla dislocazione del suo germe) oppure la sua eruzione precoce o tardiva. Nei casi più gravi è possibile che si verifichi l’arresto dello sviluppo del dente permanente con le conseguenti complicazioni dal punto di vista funzionale ed estetico.
Conclusione
La complessità nel trattare i traumatismi dentali nel paziente in età prescolare è dovuta non solo alla difficoltà clinica, ma anche alla necessità di dover gestire il piccolo paziente e i suoi genitori in un momento di spavento dovuto al recente trauma subito. Le conoscenze mediche del dentista pediatrico e la sua capacità di relazionarsi e di essere empatico con il piccolo paziente sono requisiti fondamentali per la corretta risoluzione delle urgenze che è tenuto ad affrontare.
Corrispondenza: claudiagiulia.caprioglio@gmail.com
Editor
Luigi Paglia – Matteo Beretta
A chi si rivolge
Il volume è rivolto agli odontoiatri che vogliono avvicinarsi alla cura dei bambini, e in particolare a chi si occupa o è specializzato in odontoiatria pediatrica e ha l’obiettivo di aiutarli a migliorare il benessere di madri, neonati e bambini, e quindi contribuire alla salute della prossima generazione.
Punti di forza
Il testo riordina il materiale di ricerca e clinico sull’odontoiatria pediatrica, rendendolo applicabile nella pratica quotidiana. Propone inoltre una nuova prospettiva nella “care” del piccolo paziente, perché non esiste più una e una sola giusta cura, ma un approccio preventivo e terapeutico che deve trovare un accordo con la vita del bambino e della sua famiglia, nella sua complessità e per le sue priorità.
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Dento-alveolar traumas in pre-school age
While being a prevalent problem during childhood, dental traumas are always a real emergency for the whole family.
Dental traumas, that usually also involve lips producing copious bleeding, cause a fright both for the child and the parent, who is often not properly prepared on how to intervene.
Constant rise in these episodes, usually occurring abruptly while playing, requires parents to be well prepared on how to tackle an incident regarding their child’s primary teeth.
Dealt with the fright coming from the fall and the trauma, treatment for the young patient’s must be entrusted to a pedodontist - a dentist specialized in treating children - who knows how to accurately approach the case both psychologically and clinically.
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- Trauma dentale. A cura di: Angela Galeotti, Unità Operativa di Odontostomatologia, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, https://www.ospedalebambinogesu.it/trauma-dentale-80440/