Che cos'è Goccles®
Goccles® è un dispositivo medico made in Italy che sfrutta la luce di una comune lampada fotopolimerizzante, per effettuare un esame rapido e non invasivo del cavo orale.
Goccles, con l’ausilio dell’autofluorescenza, permette di rendere più evidenti quelle lesioni potenzialmente cancerose e precancerose che non sono visibili a occhio nudo, consentendo a ogni studio odontoiatrico di diventare un presidio attivo nella prevenzione delle malattie del cavo orale. Gli occhiali Goccles sono stati brevettati da Pierrel in partnership con l’Università Cattolica di Roma, sono equipaggiati con ottica tedesca e consentono di filtrare la luce ad una specifica lunghezza d’onda.
Come funziona l'autofluorescenza
L’autofluorescenza è la proprietà fisica di alcune molecole, presenti all’interno delle cellule dei tessuti molli, di assorbire la luce UV ed emetterla ad una lunghezza d’onda maggiore. Le cellule sane sono in grado di assorbire la luce di un colore, a una determinata lunghezza d’onda, ed emetterla a un colore diverso, e dunque a una diversa lunghezza d’onda. Con l’autofluorescenza, che viene attivata attraverso una fonte luminosa come quella emessa da una comune lampada fotopolimerizzante e con l’uso del filtro ottico Goccles®, la mucosa orale sana appare verde. Le zone con mucosa alterata o potenzialmente tale compariranno come ipofluorescenti, ossia meno luminose e saranno da controllare approfonditamente e sottoporre a esami specialistici.
A cosa serve Goccles®
Goccles® aiuta a individuare precocemente lesioni orali potenzialmente maligne, invisibili a occhio nudo ed è molto utile anche durante l’esecuzione di eventuali biopsie di lesioni visibili. Goccles® consente infatti di evidenziare in maniera più netta, rispetto all’esame ad occhio nudo, i margini perimetrali delle lesioni orali, in modo da agevolarne la completa rimozione durante l’esame bioptico.
Nelle immagini in basso, la visione con Goccles
Nel quadrante n. 1 è fotografata una displasia. Nel n. 2 i margini della lesione sono evidenziati ad occhio nudo. Nel n. 3 la medesima lesione è fotografata con il filtro di Goccles. Nel n. 4 sono evidenziati i margini mostrati con l’autofluorescenza rispetto a quelli visibili a occhio nudo.
Per informazioni: goccles.com
