Sono ormai da alcuni anni l’oggetto di interesse di Claudio Radice, medico odontoiatra con una lunga esperienza nell’ambito dell’odontoiatria legale, disciplina che esercita in qualità di consulente tecnico di parte nei contenziosi civili, ma anche in veste di docente presso l’Università di Milano-Bicocca e l’Università di Foggia. Nell’aggiornamento monografico “Malpractice odontoiatrica”, scritto insieme ai colleghi Moira Pellegrinelli, Emiliano Scarponi e Marcello Maddalone (pubblicato sul numero di febbraio de “Il Dentista Moderno”), Radice, attraverso l’illustrazione di alcuni casi emblematici, spiega perché l’errore comportamentale spesso è più grave dell’errore clinico: a differenza di quest’ultimo, infatti, a volte inevitabile e in un certo qual modo “necessario” all’avanzamento dell’odontoiatria, l’errore legato al comportamento dell’odontoiatra è un’evenienza che amplifica gli effetti della malpractice, non è per niente “utile” né alla scienza né alla tecnica, danneggia paziente e odontoiatra, ma soprattutto può essere sempre evitato solo con un po’ di accortezza.
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