Responsabilità medica, cos’è cambiato e come assicurarsi

La responsabilità medica, con l’entrata in vigore della legge Gelli-Bianco (legge 8 marzo 2017 n.24), è cambiata, così come lo scenario del mondo assicurativo. “Per la prima volta sono state coinvolte nel contenzioso, in modo diretto”, spiega Paolo Coprivez, presidente di Oris Broker, società di brokeraggio attiva nel settore odontoiatrico, “anche le società di capitale. La copertura assicurativa da “individuale” si è allargata anche al contesto societario. In forza dell’applicazione della legge Gelli-Bianco il primo interessato, ovvero la società erogante la prestazione, può essere coinvolta direttamente. In caso di contenzioso, può essere interessato il professionista, la società che ha emesso la fattura e persino, direttamente, la compagnia assicuratrice. Di conseguenza oggi è più che mai importante porre attenzione anche al ruolo del direttore sanitario e alla sua copertura assicurativa“.

Responsabilità medica e polizza assicurativa, cosa conta davvero

Paolo Coprivez
Paolo Coprivez, presidente di Oris Broker

Nella scelta della polizza per la responsabilità professionale in ambito medico, ricorda Coprivez, sono fondamentali i parametri di copertura del danno risarcibile. La durata della pregressa (cioè per quale periodo pregresso è prevista la copertura assicurativa, che per legge oggi deve essere di almeno 10 anni), della postuma (cioè per quanto tempo la copertura segue l’assicurato, anche dopo che egli abbia cessato la sua attività e persino dopo la sua morte, coprendo, in questo caso, anche gli eredi), oltre alla corretta copertura delle prestazioni, franchigie, scoperti e ulteriori dettagli che, pur marginali, rivestono grande importanza complessiva nella copertura della responsabilità medica. “È necessario affidarsi a sistemi assicurativi “collettivi”, dove la vigilanza sul contratto”, spiega Coprivez, “offra benefici condivisi per molti; diversamente è necessario controllare punto per punto tutto il testo e verificare la correttezza delle proposte. Attenzione alla copertura delle spese legali che non sempre è compresa nella garanzia offerta”.

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L’errore più frequente nella scelta di una polizza assicurativa

Nel valutare le diverse opzioni presenti sul mercato, l’odontoiatra sovente sottovaluta proprio l’importanza stessa della copertura assicurativa. “Molto spesso si sottoscrivono polizze che non coprono tutti i rischi professionali specifici, ma non solo”, dice Coprivez, “altro errore diffuso è ritenere che la polizza in RCP (responsabilità civile professionale) copra anche la restituzione del compenso: è doveroso verificarlo, la polizza convenzione Andi/Cattolica lo prevede”.

Un consiglio da addetto ai lavori

Consiglio ai colleghi medici odontoiatri e alle società che operano nel settore odontoiatrico”, dice Paolo Coprivez, “di controllare con attenzione il testo della polizza che andranno a sottoscrivere. O meglio ancora, di affidarsi a persone competenti per quell’esame”. Per ulteriore garanzia, ricorda il presidente di Oris Broker, è sempre conveniente scegliere polizze con una convenzione ad “ombrello”, dove le regole sono uguali per tutti e la tutela è senz’altro maggiore.

“Nel nostro caso la polizza è stata recentemente rivisitata ed aggiornata in modo radicale”, spiega Coprivez, “al fine di renderla più in linea con le attuali esigenze del professionista, moderna e molto più efficace: più tutela per il dentista, ma anche per i cittadini”.

Responsabilità medica, cos’è cambiato e come assicurarsi - Ultima modifica: 2019-03-04T14:52:13+00:00 da Pierluigi Altea

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