Ordine dei Medici di Milano e FNOMCeO : no a pubblicità sanitarie che vendono prestazioni

Troppa pubblicità in ambito sanitario fa male al paziente, soprattutto quando mira a trasformarlo in semplice cliente, non fornendogli reali informazioni sulle prestazioni, ma solo sconti ed offerte da supermercato.

Per l’Ordine dei Medici di Milano, che si è schierato con la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), la possibilità di intervenire e gestire tali pubblicità, controllandone trasparenza e veridicità, è fondamentale per la salvaguardia dei pazienti. Un’interpretazione troppo estesa fatta dall’Agcom delle norme sulla pubblicità delle attività professionali renderebbe però tale controllo sempre più difficile, andando a discapito della corretta informazione dei cittadini.

Pubblicità

“In questi anni, abbiamo assistito a promozioni in campo odontoiatrico inverosimili in termini di prezzi e di prestazioni, che sicuramente disorientano il cittadino, mettendone a rischio la salute – ha spiegato Andrea Senna, presidente del Commissione Albo Odontoiatri dell’OMCeO Milano – La qualità ha un costo. Questa corsa al ribasso dei prezzi sta selezionando, nel senso darwiniano del termine, una Odontoiatria sempre più di basso livello con conseguente serio pericolo per la salute pubblica. Siamo convinti che in ambito sanitario debba essere permessa la pubblicità informativa che permette al paziente di essere edotto a pieno sulle terapie offerte compresi i prezzi, non debba invece essere permessa la pubblicità commerciale che ha lo scopo di attrarre mediante spot promozionali il potenziale ‘cliente’. Il cittadino deve poter essere messo nelle condizioni di conoscere la terapia proposta e deve sceglierla in base a trasparenti informazioni cliniche ed economiche che gli vengono fornite. Ma la sua scelta non deve in alcun modo essere condizionata da offerte commerciali o messaggi pubblicitari che possono influenzarne la libera e ragionata scelta”.

L’Ordine milanese ha dunque deciso di affiancare Fnomceo nel ricorso in appello alla sentenza del Tar di Roma nella battaglia legale che ha visto l’Agcom punire la Federazione degli Ordini dei medici con 800 mila euro di multa per avere inserito nello statuto professionale una norma che vieta agli iscritti di fare ricorso alla pubblicità commerciale.

Ordine dei Medici di Milano e FNOMCeO : no a pubblicità sanitarie che vendono prestazioni - Ultima modifica: 2015-09-29T08:30:49+00:00 da redazione

5 Commenti

  1. Salve a tutti i colleghi sono d’accordo che negli ultimi anni si e’ verificata una pubblicita’ scandalosa e disinformativa per i pazienti e una mancanza di serieta’ nella professione e’ una cosa da dover vietare in assoluto anche con targhe poco decenti ritornare alle vecchie normative sia per le misure delle targhe e sia per le pubblicita’ grazie e spero nei colleghi di essere unanimi tutti . buon lavoro

  2. Sarebbe ora che si riprendessero le regole che esistevano ai tempi in cui noi MEDICI oltre che odontoiatri,tenevamo più in considerazione il rapporto Medico-Paziente nella logica di un’adeguata e
    giusta remunerazione non gestita dalla presenza incombente di società’ di capitale ,associazionismi
    professionali e quant’altro che hanno trasformato la Nostra Professione in un vile e e basso mercato
    delle vacche

  3. purtroppo e’ brutto dirlo , ma non se ne fara’ nulla poiché la nostra e’ una categoria troppo debole e troppo individualista , infatti a tutt’oggi ci siamo fatti calpestare dai low cost sia italiani che all’estero non abbiamo debellato la piaga dell’abusivismo ci siamo fatti asfaltare dalla burocrazia per non parlare della dignita’ etica e professionale siamo ormai considerati dei mercanti !!!!!!!!!! e in tutto ci’o le varie associazioni ANDI AIO ORDINE etc dove sono che fanno ?????

  4. Le varie associazioni erano d accordo con i Low cost ….dove arrivano i capitali per queste cliniche????? E noi piccoli veniamo soffocati da questi mafiosi. …

  5. […] precompilato. E’ una misura che la Federazione degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri (FNOMCeO) ha definito inaccettabile, aggiungendo che è sua intenzione cessare ogni collaborazione con il […]

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