Cause e forme di fibromatosi gengivale

La diagnosi delle lesioni patologiche a carico dei tessuti molli del cavo orale è senza dubbio uno degli ambiti più complessi e stimolanti all’interno delle scienze della salute odontostomatologica.

Non si tratta certo della casistica che più frequentemente giunge all’osservazione del professionista. Alcune di queste patologie, nello specifico, sono da considerarsi ulteriormente come non comuni in un panorama clinico di per sé già prettamente specialistico. Nel presente articolo, dunque, potrebbe essere interessante illustrare una di queste patologie stomatologiche rare, facilitandosi con il supporto visivo allegato.

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L’ipertrofia gengivale, in realtà, è un fenomeno patologico ormai ampiamente conosciuto, soprattutto per il fatto che può essere un effetto indesiderato di alcuni farmaci, alcuni dei quali di uso piuttosto comune. Vanno ricordati in particolare alcuni antiepilettici, calcioantagonisti e immunosoppressori. Un’ipertrofia gengivale “vera” può essere più correttamente definita come fibromatosi gengivale, proprio perché dal punto di vista istopatologico prevale l’accumulo di connettivo fibroso. Questo fenomeno può alterare sensibilmente il profilo gengivale, se non portare ad un imponente sovvertimento dell’anatomia.

Alcuni studi osservano che le ipertrofie fibrose indotte da farmaci vanno distinte dalle altre, più rare, in virtù della loro progressione patologica, che segue l’assunzione del farmaco.

Da questo punto di vista, quindi, può essere interessante analizzare tutte quelle ipertrofie che derivano da altre condizioni cliniche.

In primo luogo, le ipertrofie congenite su base genetica: in realtà la letteratura osserva come i dati su queste condizioni, soprattutto in termini epidemiologici, siano ancora insufficienti. Qualcosa in più, da questo punto di vista, si potrà dire sicuramente sulle ipertrofie gengivali idiopatiche, che sembrano attestarsi in ogni caso come fenomeni rari.

La condizione può fare anche parte di un corollario sindromico ben preciso. Può essere infatti presente in alcuni casi di dismorfismi cranio-facciali, difformità congenite del cavo orale, fibromatosi generalizzate, e altre ancora.

Video che mostra la rimozione di un’importante fibromatosi gengivale

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Video updated on Youtube by Akash Akinwar

 

Il video tratta di un caso di importante fibromatosi gengivale estesa all’antimero sinistro di entrambi i mascellari. L’esame radiografico denota che la condizione si accompagna a un importante perdita di osso, il che porta a dover pianificare il sacrificio di tutti gli elementi dentari coinvolti. Un caso di tale gravità, infatti, richiede un approccio di tipo chirurgico.

Una volta portate a termine le estrazioni, il clinico procede all’escissione di tutto il tessuto gengivo-fibrotico, per poi terminare l’intervento scollando due lembi in grado di essere accostati e guarire per prima intenzione. Negli ultimi anni, il laser ha rappresentato un valido adiuvante al trattamento chirurgico di questi casi.

A conclusione del caso in esame, l’esame istologico presenta tutti i caratteri dell’iperplasia di tipo fibroso, confermando così la diagnosi presunta.

Cause e forme di fibromatosi gengivale - Ultima modifica: 2016-04-22T07:38:26+00:00 da redazione

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