Faccette in laminato di porcellana: sopravvivenza e complicazioni a lungo termine

Fig. 7. Visione finale delle faccette prima della fase di cementazione

Gli elementi in zona anteriore ricoprono un ruolo importante nell’estetica del sorriso di una persona. Qualsiasi loro difetto relativo al colore, alla forma o all’allineamento potrebbe comportare un aspetto poco gradevole.

Una delle cause potrebbe essere la presenza di lesioni cariose, traumi o pigmentazioni di vecchi restauri.

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Per risolvere questa problematica ci possono essere più approcci; la scelta di una tecnica di tipo diretto o indiretto. La prima ipotesi consente un trattamento più rapido ed economico per il paziente ma non sempre può garantire il miglior risultato estetico e funzionale difatti, con il tempo, i materiali da restauro tendono a scolorirsi e inoltre c’è sempre il rischio che si possano infiltrare.

L’alternativa sono i restauri indiretti con l’applicazione di corone o di faccette, quindi di protesi realizzate in laboratorio e successivamente posizionate sugli elementi preparati.

La preparazione del moncone per la corona in alcuni casi può essere considerata come un approccio invasivo perché per eseguirla è necessario rimuovere una notevole quantità di struttura dentale.

Le faccette in porcellana laminata, introdotte negli anni ’80, hanno ovviato a questo problema. Anche questi restauri però non sono esenti da problematiche, diversi fattori possono incidere sulla loro sopravvivenza: il design della preparazione, la vitalità del dente, il tipo di materiale in porcellana e il sistema adesivo utilizzato.

Questa soluzione è raccomandata nei casi in cui sia necessario mascherare lo scolorimento non eccessivo dei denti, migliorarne la forma o chiudere eventuali diastemi.

Recentemente è stata condotta una revisione sistematica avente lo scopo di valutare il tasso di sopravvivenza delle faccette laminate in porcellana dai 3 ai 10 anni dal loro posizionamento.

Sono stati inclusi nella ricerca 25 studi che contavano in totale 6500 faccette.

I risultati hanno riportato che il tasso di sopravvivenza cumulativa stimato a 10 anni era del 95.5%. Inoltre è stato evidenziato come le faccette in laminato di porcellana non feldspatica avessero ottenuto risultati migliori rispetto a quelle in porcellana feldspatica. Inoltre le faccette senza copertura incisale avevano un tasso di fallimento più elevato rispetto a quelle con copertura.

433 di 6500 faccette sono state valutate come fallimentari considerando quattro complicanze: frattura, distacco, insorgenza di carie secondaria e necessità di trattamento endodontico.

La frattura è stata la cause più comune di fallimento, uno dei motivi potrebbe essere la bassa duttilità dei materiali ceramici che può determinare l’insorgenza di microcrack del materiale. La seconda causa più comune di fallimento è stato il distacco della faccetta dall’elemento dentale.

Inoltre si è visto come sia la frattura che il distacco delle faccette avvengono prevalentemente nei primi anni dopo la cementazione.

Il bruxismo certamente può avere un impatto negativo sulla sopravvivenza a lungo termine delle faccette, questo può essere un fattore di rischio elevato per la frattura delle veneers o per il distacco.

Data la percentuale di sopravvivenza è chiaro come questa soluzione di restauro indiretto sia efficace. Ovviamente prima di scegliere la terapia è necessario fare una valutazione approfondita delle condizioni del paziente, tenendo conto della presenza di parafunzioni (come il bruxismo) che potrebbero comportare un fallimento terapeutico.

Riferimenti bibliografici a proposito di faccette

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33807504

Faccette in laminato di porcellana: sopravvivenza e complicazioni a lungo termine - Ultima modifica: 2022-08-27T11:53:32+00:00 da redazione
Faccette in laminato di porcellana: sopravvivenza e complicazioni a lungo termine - Ultima modifica: 2022-08-27T11:53:32+00:00 da redazione

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