Estrazione dente del giudizio incluso: complicanze post-operatorie

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Come risaputo, alcune condizioni di patologia a carico dei terzi molari inferiori in inclusione richiedono la risoluzione tramite avulsione degli stessi. 

Estrazione dente del giudizio inclusolo: la procedura “standard”

  • allestimento di lembo a spessore totale; il disegno potrà essere a busta, a triangolo o trapezoidale;
  • ostectomia di accesso ed esposizione del dente incluso: dovrebbe concettualmente asportare la minor quota di tessuto osseo possibile;
  • odontotomia: questa fase si svolgerà in modi diversi a seconda dell’inclinazione del dente; nel caso di elemento mesio-inclinato, viene solitamente separata la corona dall’apparato radicolare;
  • lussazione ed avulsione con leve e pinze;
  • revisione dell’alveolo postestrattivo: i tessuti vengono sottoposti ad attento curettage e vengono rimossi i residui del follicolo dentario; verificare la presenza di tartaro sulla superficie distale del settimo; da ultima, si effettua un’abbondante irrigazione;
  • sutura: si utilizzano solitamente punti staccati utilizzando preferibilmente un filo di diametro ridotto (4/0, 5/0).

Il paziente, a questo, punto, è pronto per essere dimesso ed affrontare il decorso postoperatorio. È bene che sia stato informato prima dell’intervento del discomfort al quale potrebbe andare incontro.

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Le problematiche più comuni che potranno manifestarsi nelle ore successive comprendono edema, dolore più o meno intenso e sanguinamento di media entità; nella maggior parte dei casi, tutte condizioni trattabili farmacologicamente.

Una complicazione maggiormente impegnativa del postoperatorio è il trisma, ossia l’aumentata difficoltà, se non l’impossibilità, di aprire la bocca. Si presenta con una frequenza bassa, ma degna di nota e, in tali casi, il paziente dovrebbe immediatamente rivolgersi al dentista che ha eseguito l’estrazione, il quale solitamente prescriverà un miorilassante e illustrerà degli esercizi di ginnastica masticatoria da svolgere a domicilio.

Le ulteriori complicanze, di gravità maggiore, sono il più delle volte connesse con l’andamento dell’intervento. Più questo è stato indaginoso, più seri saranno i problemi che ne potranno seguire. Esiste anche un certo grado di proporzionalità fra incidenza e severità delle complicanze ed età del soggetto.

Nelle zone cutanee e sottocutanee circostanti al sito chirurgico non è infrequente il presentarsi di ematomi, soggetti anche al rischio di infezione.

Un’altra complicanza possibile è costituita dall’alveolite secca, ossia l’infiammazione – a base non direttamente batterica – dell’alveolo postestrattivo, che non a caso ha un’incidenza maggiore nella regione molare dell’arcata inferiore. Si potrà prevenire dedicando la giusta attenzione alla fase già citata di revisione dell’alveolo.

Una considerazione a parte meritano le complicanze maggiori: il quadro più temuto è, naturalmente, il traumatismo a danno del nervo alveolare inferiore o del nervo linguale; qualsiasi forma, anche apparentemente lieve e reversibile, di alterazione della sensibilità dev’essere attentamente monitorata.

Un’evenienza estremamente rara, ma degna di nota in ragione della sua gravità, è la frattura patologica dell’angolo mandibolare. Un’ostectomia particolarmente ampia, soprattutto nell’ambito dell’osso rarefatto di un individuo anziano può predisporre a questa sequela traumatica, che dev’essere riconosciuta e trattata; questa seconda fase compete normalmente allo specialista ortopedico o maxillo-facciale.

In conclusione, studi hanno individuato nei 4-7 giorni successivi alla chirurgia la fase più delicata del decorso postoperatorio, essendo anche la più dolorosa per il paziente. Nel complesso, comunque, la chirurgia degli ottavi va a migliorare la qualità di vita del soggetto, soprattutto nel momento in cui pone fine a condizioni algiche e infiammatorie recidivanti, come ad esempio le pericoroniti.

Estrazione dente del giudizio incluso: complicanze post-operatorie - Ultima modifica: 2015-08-27T10:48:17+00:00 da redazione

2 Commenti

  1. Salve,
    Ho appena estratto un 38 incluso e l’intervento è stato breve, indolore, senza frammentazione del dente che è stato estratto tutto intero. Ora però, con ancora i punti in bocca, ho un dolore intenso all’arcata superiore, dove ho un dente del giudizio ma che non è incluso bensì sta fuori ormai da qualche anno. Mi viene un dubbio: mi è stato estratto il 38 perché sospettato di aver causato 2 ascessi molto problematici verificatisi nei mesi scorsi, ma se a causare gli ascessi non sia stato il 38 bensì il dente del giudizio superiore? Grazie in anticipo per ogni risposta.

    • Buonasera, siamo una rivista dedicata agli addetti al settore e non uno studio medico. Speriamo trovi risposta al suo problema. Un cordiale saluto

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