Significato clinico dell’elettromiografia di superficie

Analisi dei muscoli masticatori e valutazioni cliniche tramite elettromiografia di superficie

Qualità dei lavori scientifici sull’elettromiografia dei muscoli masticatori pubblicati nel 2004: revisione sistematica della letteratura     

Quality of reporting masticatory muscle electromyography in 2004: a systematic review  

Pubblicità

Armijo-Olivo S, Gadotti I, Kornerup M, Lagravère MO, Flores-Mir C. J Oral Rehabil 2007;34:397-405.

Questo studio ha valutato la qualità degli articoli pubblicati nel 2004 riguardanti l’elettromiografia dei muscoli masticatori. Sono stati sezionati 35 lavori, la maggior parte dei quali ha mostrato in generale una scarsa qualità. Pertanto, i dati riportati sull’utilizzo dell’elettromiografia di superficie devono essere interpretati con cautela. 

L’elettromiografia di superficie (EMG) è lo studio del funzionamento dei muscoli attraverso l’analisi non invasiva dei segnali elettrici generati durante le contrazioni muscolari, mediante l’utilizzo di elettrodi posizionati sulla cute sovrastante il muscolo. Questa tecnica viene impiegata al fine di valutare la durata della contrazione muscolare, l’azione di diversi muscoli durante i movimenti corporei e il processo di affaticamento muscolare. L’EMG può essere un valido ausilio allo studio del comportamento dei muscoli, ma richiede un utilizzo responsabile con conoscenza dei limiti tecnici e biologici e delle conseguenti possibili applicazioni cliniche. L’odontoiatria si avvale dell’EMG per investigare il comportamento dei muscoli masticatori sia in soggetti sani sia in pazienti con disordini temporo-mandibolari, dolori oro-facciali, bruxismo, riabilitazioni orali, problemi di occlusione. Questa revisione della letteratura si pone l’obiettivo di analizzare la qualità dei lavori pubblicati nel 2004 riguardanti l’elettromiografia di superficie dei muscoli masticatori effettuata su soggetti sani. È stata valutata l’aderenza dei 35 articoli selezionati ai criteri di valutazione sanciti dall’International Society of Electrophysiology and Kinesiology (ISEK), che stabilisce i dati che dovrebbero essere presenti in ogni articolo riguardante l’EMG. È risultato che nessuno degli articoli seguiva completamente gli standard previsti dall’ISEK e il 91% di questi riportava meno del 50% dei dati richiesti (tabella 1). In particolare, erano scarsamente indicati i dettagli tecnici relativi agli elettrodi (materiale, posizione, forma). Altro importante fattore da considerare nelle ricerche EMG è l’indicazione della frequenza di campionamento del segnale, che dipende dal tipo di muscolo analizzato (per esempio, maggiore nei muscoli masticatori rispetto ai muscoli dell’arto superiore). Solo se nello studio è riportato tale dato, si può essere sicuri dell’accuratezza e la riproducibilità del segnale elettrico.  Una volta acquisito il segnale, questo deve essere filtrato, al fine di eliminare il rumore di fondo e rendere l’informazione più pura. Tuttavia, solo il 60% degli articoli ha specificato il tipo di filtro utilizzato, mentre per il restante 40% non è dato sapere se questa operazione è stata effettivamente eseguita.

elettromiografia 1
Tabella 1

Successivamente, occorre quantificare il segnale registrato, in funzione del tempo o della frequenza. In tale contesto, il gold standard per la misurazione del segnale in funzione del tempo è il metodo denominato RMS, sebbene solo nel 39,2% delle pubblicazioni analizzate esso veniva utilizzato.
Inoltre, poiché il segnale può variare a causa di diversi fattori, come la posizione degli elettrodi, la lunghezza del muscolo a riposo e la velocità di contrazione, oltre a differenze antropomorfiche tra i soggetti, è difficile poter confrontare attività EMG analizzate in diverse condizioni o tra diversi soggetti. Pertanto, è necessario ricorrere a un processo di normalizzazione per poter rendere i segnali confrontabili tra loro. Solo nel 60% dei lavori, gli autori hanno specificato di aver normalizzato i dati.  La carenza di dettagli riguardo la procedura EMG può essere ricondotta a limitazioni imposte dagli editori alla lunghezza dell’articolo. Tuttavia, tali fondamentali informazioni non dovrebbero essere omesse, in quanto occuperebbero solo poche righe. Occorre, quindi, sottolineare come l’assenza di tali dettagli non significhi necessariamente che il dato pubblicato sia errato ed è compito del lettore leggere in modo critico gli articoli. 

Concludendo, tutti gli autori di lavori effettuati mediante EMG dovrebbero seguire gli standard stabiliti dall’ISEK e specificarli nel report conclusivo, in modo da migliorare la qualità delle pubblicazioni future e facilitare la comprensione dei dati da parte del lettore.

Implicazioni cliniche
L’elettromiografia di superficie dei muscoli masticatori è stata proposta nella pratica odontoiatrica per la diagnosi e il trattamento di numerose e differenti problematiche cliniche. Tuttavia, questa procedura di valutazione strumentale è influenzata da molti fattori tecnici e fisiologici che ne limitano l’affidabilità, la sensibilità e la specificità. Pertanto, solo l’applicazione di rigorosi protocolli standardizzati permette all’analisi EMG di superficie di acquisire una reale valenza diagnostica.
Significato clinico dell’elettromiografia di superficie - Ultima modifica: 2009-01-18T12:06:34+00:00 da Redazione

4 Commenti

  1. L’Abc della gnatologia e dell’elettromiografia di superficie | DM Il Dentista Moderno

    […] più colleghi si avvicinino alla gnatologia neuromuscolare, una disciplina sviluppata a partire dagli studi dello statunitense Bernard Jankelson (1902-1987), […]

  2. Gnatologia: gli strumenti per la diagnosi ed il trattamento | DM Il Dentista Moderno

    […] Elettromiografo: usato anche in altri distretti corporei, nel nostro caso va a monitorare l’attività elettrica – rilevata tramite elettrodi cutanei bipolari – di coppie di muscoli masticatori, nella fattispecie due elevatori (masseteri e temporali), sternocleidomastoidei e sovraioidei. […]

  3. […] delle possibilità dettate dall’EMG è il poter ridurre una complessa funzione biologica dell’individuo a dei semplici dati […]

  4. Vorrei sapere dove poter effettuare una elettromiografia mandibolare. Io vivo a Ortona provincia di Chieti. Il posto più vicino. Grazie

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome