Tema della settimana: sigillature e sealers

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Nel corso della settimana verrà preso in esame il tema delle sigillature e dei sealers; ricordiamo che, in Italia, le sigillature dei solchi e delle fossette nei bambini rappresentano la raccomandazione 5 (forza della raccomandazione A, grado dell’evidenza I) all’interno delle linee guida del Ministero della Salute. Tuttavia, va osservato come questo topic coinvolga non solo chi si dedica ad odontoiatria infantile e all’ortodonzia, ma anche il parodontologo, oltre che la figura dell’igienista dentale.

Effetto preventivo della carie di una singola applicazione di sigillanti a base resinosa e vetroionomerica dopo 5 anni.

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Questo primo lavoro considerato, dedicato ai materiali usati nella procedura atraumatica ART, sembra far pendere l’ago della bilancia nettamente a favore dei sigillanti vetroionomerici ad alta viscosità; dato interessante, se si pensa quanto siano tuttora largamente commercializzati i composti resinosi.

Lo scopo dello studio erano (1) la comparazione dell’effetto preventivo della carie dei sigillanti vetroionomerici, posizionati secondo il trattamento restaurativo atraumatico (ART), rispetto ai sigillanti resinosi nel tempo e (2) investigare l’effetto preventivo della carie dopo completa perdita del materiale. 46 maschi e 57 femmine, dell’età media di 7.8 anni, sono stati casualmente divisi in due gruppi di trattamento secondo un disegno di studio a gruppi paralleli. Un sigillante resinoso fotopolimerizzabile ed un vetroionomero ad alta viscosità sono stati posizionati su 180 primi molari pienamente erotti nei rispettivi gruppi. Esaminatori preparati hanno condotto controlli annuali. Dopo 5 anni, l’86% delle resine composite e l’88% dei vetroionomeri non sono rimasti in sede.

Sono stati distinte 3 categorie di formazione di carie nei solchi e nelle fossette a seguito della riesposizione dopo la completa perdita del sigillante: 0-1, 1-2 e 2-3 anni. Nel terzo gruppo, nei solchi e nelle fossette preventivamente sigillati con resine e vetroionomeri, sono state diagnosticate lesioni della dentina, rispettivamente, nel 13 ed il 3% dei casi. Il rischio relativo (95% CI) dello sviluppo di lesioni della dentina in superfici sigillate con vetroionomero rispetto a quelle sigillate con composito è risultato essere di 0.22 (0.06-0.82), 0.32 (0.14-0.73) e 0.28 (0.13-0.61), rispettivamente dopo 3, 4 e 5 anni. Il rischio relativo dello sviluppo di lesioni della dentina in superfici sigillate con vetroionomero rispetto a quelle sigillate con composito, nei periodi di riesposizione di 1-2 e 2-3 anni, sono stati di (0.14-0.48) e 0.25 (0.09-0.68), rispettivamente.

Possiamo concludere che l’effetto preventivo di carie dei vetroionomeri ad alta viscosità, utilizzati secondo la procedura ART, è tra le 3.1 e le 4.5 volte più alto rispetto ai compositi dopo 3-5 anni. In più, i vetroionomeri ad alta viscosità hanno una probabilità di prevenire la carie (ART) nei solchi e nelle fossette riesposte, tra 1 e 3 anni dopo, rispetto ai compositi fopolimerizzabili. Un trial clinico ben delineato, utilizzando uno staff odontoiatrico diversificato dovrebbe venir messo in atto per confermare questi risultati iniziali.

Fonte: Caries-preventive effect of a one-time application of composite resin and glass ionomer sealants after 5 years.

Beiruti N, Frencken JE, van’t Hof MA, Taifour D, van Palenstein Helderman WH.

Tema della settimana: sigillature e sealers - Ultima modifica: 2015-02-09T15:45:00+00:00 da redazione

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