Per eseguire con successo un intervento di chirurgia guidata, il primo passo è certamente effettuare una diagnosi corretta. La dima radiologica in questo gioca un ruolo essenziale, poiché facilita le operazioni di matching dei file DICOM e del modello.

La costruzione della dima radiologica: il passaggio chiave in chirurgia guidata

Nella costruzione di una dima radiologica per prima cosa è necessario controllare:

  • la disponibilità di osso (sia verticale sia orizzontale)
  • la presenza di una buona struttura anatomica di supporto che possa garantire un corretto e stabile posizionamento delle dime stesse (radiologica e chirurgica)
  • gli ingombri
  • l’apertura della bocca del paziente
  • la presenza di metalli nel cavo orale (possono generare un fastidioso effetto scattering che può alterare le immagini radiologiche della CBCT).

Verificati tutti questi fattori, si procederà alla presa dell’impronta tradizionale (l’impronta digitale è consigliata solo nel caso in cui non si debba realizzare una dima radiologica).

Essendo questo un passaggio essenziale in grado di influenzare tutti i passaggi successivi, deve necessariamente essere raccomandato il totale rispetto dei tempi di indurimento dei diversi materiali che le case produttrici indicano.

Nella scelta del materiale d’impronta da utilizzare è importante distinguere tra edentulia totale o parziale:

  • edentulia parziale - i siliconi bicomponenti (base light) sono da preferire agli alginati i quali, non consigliati, se comunque utilizzati devono essere sviluppati immediatamente.
  • edentulia totale - i polieteri (tipo impregum) sono da preferire agli alginati i quali, non consigliati, se comunque utilizzati devono essere sviluppati immediatamente. È importante durante la presa di impronta comprimere bene le mucose.

 

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Ricevuta l’impronta, l’odontotecnico procederà alla sua colatura con un gesso extra duro di classe IV. È consigliata la realizzazione di un modello master così da avere sempre la possibilità di duplicare i modelli utilizzati in caso di necessità.

Ottenuto il modello in gesso si procederà alla costruzione della dima radiologica con un approccio che ancora sarà differente a seconda che ci troviamo a trattare un caso di edentulia parziale o totale. Più precisamente:

  • edentulia parziale - creare un bite utilizzando un disco termo stampabile con uno spessore minimo di 1,5 mm che garantisca una discreta rigidità.
  • edentulia totale - creare una base e un vallo di stabilizzazione in resina auto o foto polimerizzabile non radiopaca, oppure duplicare la protesi del paziente.

Per ottenere una corretta occlusione centrica è sempre consigliato utilizzare un wax-up o, in alternativa, il duplicato della protesi del paziente.

 

 

Come effettuare il corretto posizionamento della dima radiologica

Il posizionamento sulla dima radiologica di marker radiopachi fissati con colla cianoacrilica garantisce il corretto matching. I marker saranno collocati:

  1. zona intercisale palatale o linguale
  2. zona vestibolare all’altezza dei due canini
  3. zona vestibolare in prossimità dei due molari

così da formare dei triangoli.

 

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La modellazione dei denti mancanti sulla dima radiologica sarà l’elemento che faciliterà poi, in fase di progettazione implantare, la collocazione dell’impianto nella posizione in grado di garantirne il corretto profilo d’emergenza.

 

L'esame radiologico Tac o Cone-beam

Una volta costruita la dima radiologica e assicuratisi del corretto posizionamento e della stabilità della dima nel cavo orale del paziente, si può procedere all’esecuzione dell’esame radiologico Tac o Cone-beam. Si consiglia di eseguire l’esame CBCT a morso chiuso in occlusione centrica, senza spaziatori o forchette che possono causare spostamenti o sollevamenti della dima radiologica.
Per ottenere immagini facilmente utilizzabili e correttamente visualizzabili dal software, settare il dispositivo radiologico come segue:

  • Formato DICOM Standard
  • Slice da 0,3 a 0,6 mm
  • FOVa8cm
  • No filtro anti-scattering
  • No sistema Stitching

 

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Dima radiologica in chirurgia guidata: dalla pianificazione al posizionamento degli impianti - Ultima modifica: 2023-07-07T12:36:22+00:00 da Redazione
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