Attualmente, l’impiego di perni in fibra dopo trattamento endodontico costituisce uno standard operativo nella ricostruzione di elementi dentari che abbiano subito ampie perdite di materiale coronale. La cementazione del perno dev’essere preceduta attraverso la preparazione (ovvero un’adeguata sagomatura del primo tratto del canale interessato) e l’adesione nel contesto del cosiddetto post space. La causa più comune di fallimento della ricostruzione consiste nel debonding del perno: ciò da un lato ha favorito la diffusione dei perni in fibra rispetto a soluzioni più rigide. Dall’altra parte, ha rappresentato un ulteriore input per la ricerca nei materiali dentari.
Nel corso degli anni, infatti, i produttori si sono concentrati nel migliorare proprio gli adesivi.
In primo luogo, si è cercato di ridurre i passaggi della metodica adesiva: sono comparsi sul mercato sistemi a due passaggi etch and rinse e addirittura sistemi one-step automordenzanti. Alcuni Autori, tuttavia, lamentano risultati insoddisfacenti nella prospettiva a lungo termine. Più recentemente, dunque, è stata introdotta una nuova generazione di adesivi, in grado di agire sull’interfaccia smalto-dentinale mordenzata o no, di realizzare la fase di silanizzazione su ceramiche e restauri indiretti in composito, e persino di fare da primer su metalli e zirconia. Questi adesivi vengono per questo definiti “universali”, o anche multimode. Naturalmente, questo tipo di prodotti è stato suggerito anche per l’adesione di perni in fibra.
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Al fine di validare l’efficacia di tali materiali, sono stati predisposti diversi protocolli di indagine, che ne mettesse a confronto l’efficacia in termini di adesione rispetto ai materiali precedenti. In più, trattandosi di prodotti di recente introduzione, si attende a maggior ragione l’esito di studi prospettici riguardanti la durevolezza. Nel frattempo, sono stati compiute simulazioni in vitro, come ad esempio quella recentissima di Moreira Vermelho. I risultati inducono a tenere presenti le esigenze in termini di pre-trattamento dello smalto rispetto alla dentina. Parlando di cementazione di perno in fibra, è evidente come il problema non si ponga, dato che è la sola dentina a costituire interfaccia per l’adesivo. Lo studio di Oskoee e colleghi sembra indicare come la scelta di un adesivo di tipo universale prevalga sulla tipologia di cemento successivamente impiegata. In particolare, sembra suggerita una sistematica adesiva di tipo self-etch. In più alla fine della trattazione pare giusto osservare come sia dimostrato che il tipo di cemento, insieme al tipo di perno e al pre-trattamento, rimanga una delle variabili che maggiormente influenzano la cementazione del perno. In conclusione, pare corretto ribadire l’importanza del rispetto delle sistematiche così come vengono consigliate e messe a protocollo dai produttori.