CAO: Fuori i mercanti dall’odontoiatria

“La parola chiave è stata responsabilità”, afferma il presidente CAO Giuseppe Renzo. “A Taormina abbiamo riaffermato a chiare lettere proprio quest’etica della responsabilità, che ha come fine ultimo la tutela del diritto alla salute ed è declinata su diversi livelli: comunicazione, prevenzione, qualità delle cure, formazione e aggiornamento”.

La CAO Nazionale ha riunito a Taormina gli odontoiatri italiani per riflettere su temi importanti non solo clinici, ma anche sociali ed etici.

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Presenti, oltre al Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada, molti membri dell’Esecutivo Nazionale.

E’ stato inoltre presentato in questa occasione il premio “Good Writing” su Giornalismo e Odontoiatria, fortemente voluto da Renzo.

La bocca senza denti mascellari è come un mulino senza macina, e in molto maggior conto devesi tenere un dente che un diamante”, ha dichiarato Renzo. “Già Miguel Cervantes, nel suo Don Chisciotte della Mancia, celebrava l’importanza della salute orale e, dunque, del professionista che ne è custode: l’odontoiatra. Ma la professione, pur nella sua indiscussa utilità sociale, è oggi accerchiata: abusivismo, crisi economica, bizantinismi burocratici, percorsi di formazione dubbi per aggirare la programmazione la mettono ogni giorno in discussione”.

“La soluzione – ha poi proseguito – non può che essere una e una sola: rafforzare l’alleanza terapeutica con i pazienti ed estenderla a tutta la società, rinsaldando il rapporto di fiducia con i cittadini. Ma bisogna agire subito e su diversi fronti. Quello della buona comunicazione, innanzitutto, perché il cittadino deve essere non solo informato ma messo in condizione di comprendere, al di là di promesse illusorie o di falsi bisogni indotti da una pubblicità scorretta, come meglio preservare la sua salute. E poi, nello specifico, quello della prevenzione, del carcinoma orale ma anche di malattie iatrogene come l’osteonecrosi mandibolare causata da alcuni farmaci per l’osteoporosi, i bifosfonati. Quello della qualità delle cure, che non può ridursi a una questione economica: chi più ha, meglio si cura, gli altri sono esclusi. Un vulnus sociale, oltre che professionale, che non possiamo permettere né permetterci. Ma la qualità delle cure non può prescindere da una formazione di qualità: per questo, insieme all’università e alla politica, parleremo di formazione, di accesso alla professione, di aggiornamento. Troppi sono stati i casi in cui la formazione è diventata terreno di speculazione sulla pelle dei giovani: università portoghesi, albanesi, rumene, bulgare fanno tentativi, in genere, tempestivamente bloccati, come nel caso della Pessoa o dell’Università a Enna, di aprire succursali in Italia dove si può entrare pagando cifre elevate e aggirando i test di ingresso”.

L’etica – ha concluso Renzo – è la nostra infallibile arma contro la deriva economicistica della nostra professione, a tutti i suoi livelli. Per questo a Taormina abbiamo lanciato il grido ‘Fuori i mercanti dalla professione’”.

CAO: Fuori i mercanti dall’odontoiatria - Ultima modifica: 2015-12-14T08:44:04+00:00 da redazione

1 commento

  1. Bisognerebbe cercare di capire prima di tutto dove è il TEMPIO e chi sono i MERCANTI!
    Alla luce di quello che sta succedendo con il cosiddetto 730 precompilato caro Renzo c’è da chiedersi se i mercanti in questo nuovo tempio che l’amministrazione fiscale sta erigendo nei nostri studi non siano i …liberi professionisti medici e odontoiatri!
    Dovremo infatti organizzare nei nostri studi un vero e proprio ufficio fiscale con tutto quello che serve.
    Dovremo fare il loro lavoro (gli impiegati dell’Ag.Entrate li paghiamo noi), con nostre risorse (tecnologia, tempo, dipendenti o collaboratori) e con il rischio quasi sicuro di essere multati per irregolarità e cmq avvalendoci di commercialisti e consulenti vari magari suggeriti dai nostri……..Ordini Provinciali!
    All’Agenzia delle Entrate sarebbe bastato dotarsi dello stesso programma che molti commercialisti stanno comprando per convertire i dati dello spesometro -già in loro possesso- in quelli per il 730 precompilato.
    Dimenticavo l’adempimento non è previsto per le società low-cost o catene che siano ; l’odontoiatria libero professionale sarà costretto a prendere atto che il mercante che se ne deve andare dal tempio che non c’è più è proprio lui!

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