Work-flow digitale e analogico in chirurgia ortognatica

La chirurgia ortognatica richiede una valutazione precisa di complesse deformità dentofacciali del distretto cranio-facciale.

Il successo della piano chirurgico non dipende solo dalla precisione della diagnosi di alterazione scheletrica e dentale ma è anche inequivocabilmente dipende dalla pre-visualizzazione di ciò che provocherà l’intervento e dei movimenti che i mascellari subiranno. E’ compito del chirurgo pianificare in modo accurato, valutare con dovizia di particolari la posizione delle ossa e poi dei tessuti dentofaciali per decidere la posizione finale desiderata e sviluppare un rendering 3 -dimensionale dei movimenti necessari durante l’intervento .

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Tradizionalmente, questo si basava su un esame clinico pre-operatorio dettagliato,fotografie in serie del volto, radiografie cefalometriche con tracciati, impronte dentali sviluppate in gesso e  montate in articolatore.

L’obiettivo finale di tutte queste fasi è quello di sviluppare un rappresentazione affidabile della dei rapporti pre-chirurgici tra mascellare superiore e mandibola e i rapporti dentofacciali associati alla situazione scheletrica appena evidenziata

Tale modello è utilizzato per facilitare la chirurgia, rendendo possibile simulare la fattibilità dei movimenti pensati per migliorare la situazione anatomico-funzionale e/o morfo-funzionale del paziente.

Chirurgia ortognatica: simulazione intervento di seconda classe

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Questa tecnica tradizionale analitica è sopravvissuta negli anni e ha permesso per molto tempo una correzione chirurgica accurata e riproducibile del distretto maxillo-facciale; tuttavia, essa richiede un lungo processo di analisi e di valutazione radiografica, la necessità di conoscere i materiali dentali, o avvalersi di un tecnico e potenzialmente presenta diversi momenti critici in cui possono svilupparsi errori. 

L’avvento della pianificazione chirurgica digitale (PCD) ha recentemente messo in discussione l’efficacia e la precisione dell’ analisi tradizionale. Nel corso degli ultimi 100 anni, questo settore ha subito processi di significativo sviluppo, tanto che oggi, qualsiasi tematica ortognatica vede il confronto tra l’efficacia delle tecniche tradizionali e PCD.

Nella recente letteratura, si possono identificare numerosi articoli che definiscono l’accuratezza delle technique digitali

Chirurgia ortognatica: simulazione intervento di terza classe

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Un articolo pubblicato su American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics (1) tratta proprio dello sviluppo di nuovi metodi per la pianificazione computer assistita in chirurgia ortognatica del mascellare superiore, evidenziando come questa permetta di raggiungere un alto livello di precisione, necessaria per il trasferimento dei piani virtuali in sala operatoria.

La pianificazione e la simulazione chirurgica comprendono la costruzione di modelli tridimensionali di superfici estrapolati da CBCT digitali, cefalometrie dinamiche, sezioni ossee ed il loro riposizionamento. La configurazione virtuale può essere utilizzata per fabbricare splint di posizionamento necessari come guida intraoperatoria. Il sistema digitale entra anche nella sala operatoria, assistendo il clinico attraverso uno schermo in modo continuo; in questo modo anche le guide tridimensionali di posizionamento possono essere aggiornate in tempo reale durante la procedura chirurgica. La metodica chirurgica computer assistita semplifica e rende più accurato il trattamento soprattutto nei casi complessi, con innumerevoli benefici per il paziente, per il chirurgo e per la finitura ortodontica post-chirurgica. Questi software avanzati, sia per la diagnosi che per la pianificazione del trattamento, consentono di preparare piani di trattamento dettagliati, osteotomie di riposizionamento e ricostruzioni ossee; favoriscono la formazione medico-chirurgica dell’operatore, e permettono di valutare le difficoltà delle procedure chirurgiche prima della chirurgia.

I vantaggi della chirurgia computer assistita quindi non si limitano al processo di diagnosi, anzi, questa si integra al meglio nel work-flow del clinico, dando un’elaborazione più flessibile, aumentandone la precisione, con una resa operativa ed un controllo maggiori, oltre che una migliore documentazione dei casi.

Per approfondire questi e molti altri aspetti vi proponiamo il corso “Ortognatodonzia: aspetti diagnostico-terapeutici“, accreditato da Tecniche Nuove Spa valido per il conseguimento di ben 18 crediti ECM.

il dentista moderno ecm

(1) 3D Surgical Simulation, Lucia Cevidanes et all, Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2010 September

Work-flow digitale e analogico in chirurgia ortognatica - Ultima modifica: 2015-11-23T08:40:17+00:00 da redazione

1 commento

  1. […] l’intero processo alveolare superiore e la volta palatina. Questo disegno viene ripreso nelle osteotomie del mascellare superiore, impiegate ad esempio nella chirurgia […]

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