Uomini preistorici: studio sui denti svela nuove abitudini

Un team di ricercatori internazionali, tra cui alcuni scienziati italiani, è riuscito a far luce sulle abitudini alimentari degli uomini preistorici analizzando residui microfossili di placca dentale calcificata.

La ricerca, pubblicata su “Plos One”, è stata condotta dall’Università autonoma di Barcellona e Dall’Università di York, mentre gli scavi dei 5 siti preistorici di Al Khiday sono stati diretti da Donatella Usai dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente di Roma. All’analisi dei microfossili trovati nei denti ha contribuito anche Anita Radini, archeobotanica dell’Università di Leicester. Al centro del lavoro, un’area posta lungo il Nilo Bianco, in Sudan, occupata fin dal 7000 a. C. e con centinaia di sepolture pre-mesolitiche e neolitiche.

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Le ricerche hanno dimostrato la buona conoscenza che questi uomini avevano delle piante, presentando una dieta molto più verde di quanto si pensasse e un uso sapiente delle loro qualità medicinali: lo studio infatti suggerisce che questi uomini si nutrissero di una pianta chiamata Cyperus rotundus, la cui abilità di inibire lo Streptococco mutans, batterio che contribuisce alle carie, potrebbe aver contribuito all’inattesa bassa incidenza di carie rilevata analizzando i resti presenti nelle sepolture.

Uomini preistorici: studio sui denti svela nuove abitudini - Ultima modifica: 2014-07-18T10:05:17+00:00 da Redazione

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