Tabagismo, il Mario Negri invita i dentisti a firmare un patto di indipendenza

Per contrastare il tabagismo servono impegno civile, ricerca scientifica e responsabilità etica. Per questa ragione, l’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, in collaborazione con altri importanti partner, tra i quali il gruppo promotore di www.tobaccoendgame.it, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per contrastare l’ingerenza delle industrie del tabacco sul dibattito scientifico che come tale dovrebbe essere indipendente da qualsiasi influenza o interesse economico. Tale campagna è stata una dovuta reazione al recente coinvolgimento di alcune compagnie del tabacco in dibattiti e congressi scientifici nazionali.

Tre voci, un unico impegno contro il tabagismo

Non accettare alcun compenso o finanziamento, diretto o indiretto, da parte delle compagnie del tabacco; non coinvolgere ad alcun titolo le compagnie del tabacco in sedi di dibattito scientifico; condurre attività di advocacy verso altri attori in ambito di lotta al tabagismo, affinché aumenti la consapevolezza delle conseguenze riprovevoli di una connivenza tra comunità scientifica e industria del tabacco”.

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È quanto prevede il comunicato sull’indipendenza dall’industria del tabacco sottoscritta anche dalla Società italiana si odontoiatria infantile (Sioi) e da Fondazione Istituto Stomatologico Italiano (ISI) di Milano. Il tema, infatti, è di grande attualità per il mondo odontoiatrico, come spiega il dottor Silvano Gallus, responsabile del Laboratorio degli Stili di Vita dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano che invita gli odontoiatri italiani a prendere una posizione chiara e incontrovertibile su questo delicato tema.

Silvano Gallus
Silvano Gallus, responsabile del Laboratorio degli Stili di Vita dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano, in prima linea nella lotta contro il tabagismo

Il ruolo dell’odontoiatria

L’industria del tabacco conosce bene, forse meglio degli stessi dentisti, l’importante ruolo che l’odontoiatra potrebbe avere sul controllo del tabagismo. “Se tutti i dentisti”, spiega Gallus “iniziassero a informare sistematicamente i propri pazienti fumatori sui danni del fumo, i risultati in termini di salute pubblica sarebbero sorprendenti. Basterebbe spiegare che smettere di fumare è necessario per preservare la propria salute (anche la salute orale) e quella delle persone intorno, e incominciare a dare consigli, anche minimi, su come sia facile oggi smettere, con l’aiuto di supporti farmacologici e non farmacologici. L’industria del tabacco teme fortemente il possibile ruolo dei dentisti come sostenitori del controllo del tabagismo, e cerca per questo di avere un dialogo con il mondo dell’odontoiatria. I dentisti devono quindi stare in guardia e prendere le distanze da possibili contatti da parte delle compagnie del tabacco, dal momento che è inconciliabile il conflitto tra gli interessi dell’industria del tabacco e quelli di salute pubblica“.

Liberi professionisti, ma anche liberi da ingerenze

“Speriamo che tutte le società di odontoiatria italiane si aggiungano alle decine di società scientifiche nazionali che già hanno aderito a sottoscrivere questo comunicato, impegnandosi così d’ora in poi a non coinvolgere più a nessun titolo le compagnie del tabacco in sedi di dibattito scientifico”. È l’invito di Silvano Gallus, in un momento cruciale e decisivo, in cui le principali compagnie produttrici di tabacco stanno investendo per i prossimi anni centinaia di milioni di euro per finanziare ricerche nell’ambito del controllo del tabagismo.

“In questo momento l’industria del tabacco è verosimilmente in “campagna acquisti””, dice Gallus, “sta cercando di capire con quali società, istituzioni o ricercatori potrà collaborare in un prossimo futuro. È importante dunque che i dentisti italiani e l’intera comunità scientifica nazionale siano oggi uniti nel dare un messaggio chiaro all’industria del tabacco: non accettiamo alcun compenso o finanziamento, diretto o indiretto, da parte vostra, in quanto “non aderire all’influenza delle industrie del tabacco è il primo requisito per essere un professionista libero””.

Gli effetti del fumo sulla bocca

Prendere le distanze dal fumo e dalle industrie di tabacco è coerente con i dati epidemiologici, ormai incontrovertibili. “Ogni anno, in Italia”, ricorda Gallus, “il fumo di tabacco è responsabile di oltre 1.500 decessi causati dal tumore del cavo orale. Il fumo provoca molteplici altre patologie delle mucose del cavo orale come la leucoplachia, la melanosi, la leucocheratosi nicotinica, e la “lingua villosa”. Il fumo inoltre accresce l’incidenza della carie, aumenta da 4 a 6 volte il rischio di insuccesso di una terapia implantare, e rende difficile la terapia parodontale”.

Buon esempio e senso di responsabilità

Il fumo di sigaretta provoca nel mondo 7 milioni di morti all’anno, più di 70mila solo in Italia. “Davanti a questi numeri”, dice Gallus, “qualsiasi operatore sanitario dovrebbe sentirsi in dovere di contrastare l’epidemia del tabacco, in particolare medici di famiglia e dentisti che hanno la possibilità di venire a contatto con una grande quantità di fumatori”.

Per questo motivo l’Istituto Mario Negri IRCCS di Milano sta collaborando con alcune società o istituzioni dentistiche italiane, tra le quali la Sioi e Fondazione ISI, tra i primi firmatari del patto di indipendenza. “Prima però il medico e l’odontoiatra”, suggerisce Gallus, “dovrebbero dare il buon esempio e smettere a loro volta di fumare: recenti studi mostrano infatti come sia ancora molto alta la prevalenza di fumatori tra i medici di medicina generale e tra i dentisti italiani”.

Tabagismo, il Mario Negri invita i dentisti a firmare un patto di indipendenza - Ultima modifica: 2018-10-16T09:57:37+00:00 da Pierluigi Altea

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