Trucchi per l’utilizzo del localizzatore apicale e possibili fonti di errori

I localizzatori d’apice costituiscono oggigiorno un ausilio indispensabile nella valutazione della lunghezza di lavoro.

L’introduzione di questi sistemi ha rivoluzionato la tecnica operativa, basata sostanzialmente sull’uso del riscontro radiografico come metodica diagnostica strumentale. Essi sono gli unici strumenti in grado di riconoscere la posizione del forame apicale senza tener conto dell’apice radiografico. Per convenzione, viene invece fissato un “apice elettronico”.

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Oltre a integrare la radiografia periapicale il localizzatore si presta all’utilizzo in tutti i quei casi in cui questa non sia utile o addirittura non impiegabile: canali o apici nascosti, elementi dentari impattati; donne in stato interessante o pazienti non collaboranti.

Le tipologie di localizzatori d’apice sono state illustrate in un articolo recentemente pubblicato su queste pagine (link). Questo articolo vuole fornire invece un orientamento clinico maggiormente pratico.

Per prima cosa vengono forniti alcuni suggerimenti, che si rifanno a quanto illustrato nel video allegato alla trattazione. Naturalmente alcuni di questi “trucchi” dipendono anche dalla singola sistematica impiegata. È sempre consigliabile, quando si acquista il prodotto, informarsi appunto sulle relative caratteristiche e peculiarità.

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Trucchi per un utilizzo efficace del rilevatore apicale

In primo luogo, potrebbe essere banale ricordare di porre attenzione alle condizioni delle batterie: una batteria prossima ad essere scarica o che ha eseguito una serie molto alta di cicli di caricamento potrebbe compromettere l’accuratezza della misurazione. Anche i due connettori devono essere controllati: l’ossidazione delle parti metalliche può a sua volta inficiare sul sistema.

Un aspetto intraoperatorio importante per garantire efficienza e ripetibilità è l’inserimento del file in un canale con il giusto grado di irrigazione: in particolare, bisogna assicurarsi che sia asciutto lo spazio appartenente alla camera pulpare.

Durante l’effettuazione della misurazione, il file dovrebbe seguire il tragitto il più lineare possibile; in caso di presenza di metalli, lo strumento non dovrebbe contattarli. Nel momento in cui la misurazione superi l’apice, è consigliabile ruotare il file in senso antiorario muovendosi coronalmente.

In conclusione, vengono elencati alcuni dei fattori che possono a loro volta causare misurazioni erronee. Si tratterà sempre di condizioni facilmente prevenibili.

In primo luogo, l’utilizzo imperfetto della diga potrà favorire l’infiltrazione di saliva all’interno dello spazio endodontico. Allo stesso, modo, è consigliabile assicurarsi l’assenza di ipoclorito di sodio all’interno della camera pulpare, ancora di più in compresenza di metalli.

Nel caso in cui lo strumento endodontico sia troppo sottile rispetto al diametro dello spazio apicale, si vedrà oscillare la scala fra lo zero e l’indicazione dell’apice.

Nel caso di ritrattamenti, infine, c’è il rischio che piccole quantità non rimosse del materiale da otturazione precedente influenzino negativamente la rilevazione.

Trucchi per l’utilizzo del localizzatore apicale e possibili fonti di errori - Ultima modifica: 2016-11-26T07:13:51+00:00 da redazione

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