Traumatologia dentale: una soluzione adesiva diretta per i settori anteriori

• Riccardo Caricasulo
• Giacomo Cavalleri1
1Professore Ordinario di Odontoiatria restaurativa ed Endodonzia, Università degli Studi di Verona

Riassunto
I traumi dei denti permanenti del settore frontale sono una situazione clinica di frequente riscontro nella pratica quotidiana, che costituisce per il paziente un deficit estetico oltre che funzionale. L’utilizzo di materiali adesivi compositi per ricostruire gli elementi traumatizzati in maniera diretta permette un rapido ripristino della funzione e dell’estetica, limitando l’invasività e i costi del trattamento. Inoltre, permette il facile re-intervento, ove ne fosse riscontrato il bisogno nel periodo di follow-up.

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Summary
Dental traumatology: a direct adhesive solution for anterior region
Dental traumas of frontal permanent teeth are a frequent clinic situation in the daily practice, that causes both a functional and aesthetic deficit for the patient. The use of adhesive composite materials to directly restore traumatized teeth permits a quick reintegration of function and aesthetics limiting invasivity and cost of the treatment.
It also lets the easy re-intervention, when necessary, during the period of follow-up.

I.D., ragazzo di 15 anni, giunge alla nostra osservazione in seguito a trauma accidentale durante l’attività sportiva, che ha causato la frattura degli elementi dentari 1.1 e 2.1. All’esame obiettivo i due elementi presentano (Figura 1):
entrambi una frattura smalto-dentinale, senza coinvolgimento del tessuto pulpare (II classe di Ellis);

  • l’elemento 1.1 una linea di frattura obliqua che procede dal margine incisale alla superficie interprossimale mesiale, terminando sotto-gengiva per circa 0,5-1mm;
  • l’elemento 2.1 il coinvolgimento del margine e dell’angolo incisale distale;
  • nessuna mobilità non fisiologica;
  • test di vitalità al freddo ed elettrico positivi.

Non essendo mobili, non è stato necessario eseguire uno splintaggio degli elementi e l’esame radiografico ha confermato la diagnosi clinica di frattura coronale senza interessamento della polpa vitale né della porzione radicolare. Il paziente viene inserito quindi in programma di follow-up usualmente adottato per i pazienti che hanno subito traumi dentari che prevede controlli periodici inizialmente a breve distanza dal trauma per poi passare a visite annuali, salvo comparsa di eventuali segni e/o sintomi di patologia e in assenza di complicanze1. Viene contestualmente programmata in accordo con il paziente e il suo genitore la ricostruzione dei due elementi dentari traumatizzati tramite tecnica adesiva diretta, per la quale sono stati impiegati i materiali compositi Venus Pearl (Heraeus Kulzer).
Il corretto impiego di tale metodica permette di ripristinare esteticamente e funzionalmente i due elementi dentari con il vantaggio di:

  • conservare al massimo i tessuti dentali residui;
  • potere eventualmente reintervenire senza il rischio di danneggiare manufatti protesici se i due elementi traumatizzati manifestassero segni e/o sintomi di patologia nel corso del follow-up, evento che può manifestarsi anche a distanza di diverso tempo dal trauma;
  • minimizzare tempi e costi.

Al fine di ottenere un risultato ottimale sono state prelevate impronte di entrambe le arcate dentarie in modo da realizzare sui modelli in gesso una ceratura diagnostica, sulla quale è stata poi messa a punto una mascherina in silicone rigido che è servita da guida nelle prime fasi di stratificazione del composito (Figura 3).

Prima di isolare il campo operatorio con diga di gomma è stata eseguita una presa del colore con programmazione pre-operatoria delle varie masse di composito da utilizzare. È stata quindi posizionata la diga di gomma, isolando dall’elemento 14 all’elemento 24, al fine di avere un campo operatorio ampio e che permettesse l’alloggiamento della mascherina in silicone. La preparazione superficiale necessaria è stata quasi nulla, con la semplice regolarizzazione dei margini della frattura tramite rimozione di pochi prismi di smalto non sostenuti, a cui è seguita la mordenzatura selettiva di smalto e dentina (Figura 4) e l’applicazione di gluma solid bond primer gluma solid bond bonding (Figura 5).

13. Sorriso del paziente prima della ricostruzione.
13. Sorriso del paziente prima della ricostruzione.

Con l’ausilio della mascherina in silicone, opportunamente tagliata con un bisturi per inserire una matrice trasparente, è stata ricostruita la faccia palatale dei due elementi e mesiale dell’1.1 (Figura 6) estendendosi fino a circa metà dello spessore del margine incisale con una massa smalto CL. Sono stati poi apportati i successivi incrementi di composito Venus Pearl (OLC, A2, A1 e CL), completando la stratificazione (Figure 7-11).

14. Sorriso del paziente durante visita di controllo prevista dal programma di follow-up.
14. Sorriso del paziente durante visita di controllo prevista dal programma di follow-up.

La lucidatura è stata eseguita con frese a grana fine, dischetti da lucidatura e gommini (Figure 12-14). 

Traumatologia dentale: una soluzione adesiva diretta per i settori anteriori - Ultima modifica: 2014-10-30T14:38:48+00:00 da Redazione