Tradizione e cambiamento al centro del Mediterraneo

A sinistra il prof. Domenico Cicciù, a destra il prof. Giacomo Oteri.

È il motto dell’Università di Messina, la filosofia del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria, ma è anche il tema conduttore del Dipartimento di Odontostomatologia dell’Ateneo siciliano. Così lo descrive Giacomo Oteri, impegnato da tempo nella ricerca odontoiatrica e nell’attività clinico- assistenziale.

Giacomo Oteri, nato a Messina nel 1963, è ricercatore universitario e dal 2006 Professore Aggregato di Malattie Odontostomatologiche presso il Dipartimento di Odontostomatologia dell’Università di Messina. Laureato in Odontoiatria e in Medicina e Chirurgia, è cultore di tematiche legate all’odontoiatria riabilitativa e all’implantologia. Sin dal 1992 frequenta il Dipartimento diretto dal suo maestro, Domenico Cicciù, Professore Ordinario di Malattie Odontostomatologiche e docente di Protesi Dentaria.

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Dottor Giacomo Oteri, qual è il suo ambito di ricerca nel Dipartimento di Odontostomatologia dell’Università di Messina?

Tra i nostri interessi di studio è preminente l’analisi dei biomateriali impiegati in protesi dentaria e in chirurgia implantologica: questo è l’indirizzo di ricerca impresso dal professor Domenico Cicciù. Gli studi sono realizzati in collaborazione con i Dipartimenti di Chimica Industriale e Scienze dei Materiali delle Università di Catania e di Messina. Grazie al loro contributo e all’ausilio di apparecchiature molto sofisticate, abbiamo potuto svolgere indagini che riguardano la valutazione della topografia, della struttura e della chimica di diversi materiali adoperati in odontoiatria. Sono state impiegate la microscopia elettronica a scansione, tecniche di spettroscopia EDX ed XPS. Da circa un anno abbiamo anche introdotto l’analisi ToF SIMS, una particolare spettrometria a tempo di volo che ci ha permesso di analizzare le superfici degli impianti dentali.

Qual è la caratteristica dei materiali introdotti negli ultimi anni in implantologia?

Gli impianti dentari introdotti recentemente in ambito clinico hanno l’obiettivo di simulare la topografia del tessuto osseo dell’organismo. Questa caratteristica rende il processo di osteointegrazione, cioè di connessione diretta, strutturale e funzionale tra impianti dentari e osso circostante, molto più rapido e predicibile. Le nuove superfici implantari si caratterizzano per l’elevato biomimetismo e per l’elevata decontaminazione, tali da renderle estremamente biocompatibili.

Come è strutturato il vostro Dipartimento?

Il Dipartimento di Odontostomatologia dell’Università di Messina occupa una sede prestigiosa del Policlinico Universitario «Gaetano Martino» di Messina: è situato all’interno del padiglione del Corso di Laurea in Odontoiatria, una struttura che si sviluppa su quattro piani, su una superficie di 3 mila metri quadrati. Oltre al direttore, il Professor Domenico Cicciù, operano il Professor Giancarlo Cordasco, Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Ordinario di Ortodonzia e il Professor Francesco Saverio De Ponte, Ordinario di Chirurgia Maxillo-facciale.

Sono attivi tre dottorati di ricerca: in Tecnologie Implanto-protesiche in Odontoiatria, in Scienze Ortognatodontiche e in Chirurgia Maxillo-facciale, le tre aree di maggior interesse del Dipartimento.

Come si caratterizza l’attività clinica della vostra struttura universitaria e ospedaliera?

L’attività clinico-assistenziale è strettamente correlata alla didattica universitaria e alla ricerca. Nella nostra realtà sono particolarmente sviluppate la traumatologia orale, la chirurgia oncologica e dei dismorfismi maxillo-facciali, l’ortodonzia e la chirurgia orale.

Di recente è stato dato un grande impulso alla diagnosi e alle misure di prevenzione e trattamento delle osteonecrosi dei mascellari indotte dall’assunzione di farmaci bifosfonati. Questo, grazie all’iniziativa del Professore De Ponte che ha istituito da quasi tre anni una task-force interdisciplinare che vede coinvolti insieme, chirurghi maxillo-facciali, odontoiatri, oncologi, ematologi, anatomopatologi, microbiologi e infettivologi per offrire ai pazienti che presentano questa patologia un giusto punto di riferimento. Questa equipe accoglie pazienti provenienti dalla Sicilia orientale e dalla Calabria: un bacino di utenza molto esteso.

Qual è la vostra offerta formativa? 

Possiamo accogliere 25 studenti all’anno per il Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria, più alcuni studenti extra-comunitari. Per l’altro corso di laurea, in Igiene dentale, abbiamo a disposizione 8 posti.  Gli studenti sono sempre più consapevoli, sin dai primi anni, che acquisire soltanto una laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria oggi non è sufficiente. È solo un punto di partenza. Sebbene si tratti di una laurea specialistica, per poter essere competitivi sul mercato odontoiatrico, è necessario continuare a studiare. È questa la ragione che ci spinge a sviluppare un’offerta formativa molto articolata.

Così, oltre ai due corsi di laurea, sono presenti una Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-Facciale e due master annuali universitari di secondo livello, in Implantologia Orale e Riabilitazione Protesica e in Scienze Ortodontiche e Chirurgia Ortognatica. Nel riordino delle scuole di specializzazione, poi, auspichiamo l’attivazione di una specialità odontoiatrica.

Un’offerta molto ampia…

L’impegno quotidiano dei tre professori ordinari e di tutto lo staff dei docenti ha impresso una spinta allo sviluppo e all’innovazione del Dipartimento. Non dimentichiamoci che stiamo andando verso una fase che vede i vari Atenei italiani in concorrenza per quanto concerne l’offerta formativa e dunque la scelta della sede universitaria da parte degli studenti è condizionata dalla qualità della didattica, nonché delle strutture. È doveroso spendersi per offrire ai giovani, anche nel meridione d’Italia, opportunità di formazione under-graduate e post-graduate in linea con gli standard del Paese e della Comunità Europea.

Com’è il rapporto con le altre due sedi universitarie siciliane, Catania e Palermo?

È un rapporto di grande collaborazione. È molto sentita l’unione tra i docenti di area odontoiatrica dei tre Atenei. Tra l’altro, il Professor Cicciù ha iniziato la sua attività accademica proprio a Catania, per trasferirsi poi a Messina più di dieci anni fa. È naturale, pertanto, che si intrattengano stretti rapporti con i colleghi odontoiatri dell’Università di Catania. Più in generale, le tre Università siciliane si configurano come una realtà che opera in sintonia.

L’università di Messina, in particolare, riesce a essere attrattiva anche per gli studenti stranieri?

I nostri studenti sono in prevalenza siciliani e calabresi, anche se non mancano giovani provenienti da altre parti d’Italia e da Paesi extra-comunitari. Tra gli stranieri, per esempio, molti provengono dall’area mediterranea: abbiamo molti studenti sia israeliani che di altre regioni del medio-oriente; È la politica del nostro Ateneo quella di aver privilegiato da sempre i rapporti con gli studenti di altri Paesi di questa area geografica, affinché Messina possa avere un ruolo attivo nel Mediterraneo.

È una Sicilia che vuole essere ancora al centro del sapere…

Al centro del Mediterraneo, certamente. Il motto dell’Università di Messina recita: «Tradizione e cambiamento al centro del Mediterraneo». L’Ateneo gioca un ruolo cruciale nell’ambito socio-economico per tutta la Sicilia. L’idea è che l’Università, al di là del suo ruolo formativo, possa essere un punto di riferimento per molte altre attività e fornire una spinta all’economia della regione. Se non c’è una buona formazione, le attività economiche non possono avere una forza propulsiva altrettanto determinata. Questo è l’obiettivo che i vertici dell’Ateneo, a partire dal Rettore, si sono posti. La nostra Università si propone come una realtà calata nel contesto sociale ed economico.

Cosa si augura per il futuro del Dipartimento di Odontostomatologia e più in generale per quello dell’Università di Messina?

L’auspicio è di continuare a realizzare il progetto di innovazione introdotto dai docenti responsabili della governance dell’Ateneo e del Dipartimento. I nostri obiettivi sono rappresentati dallo sviluppo di un’offerta formativa sempre più attrattiva, dalla prosecuzione di programmi di ricerca con partner nazionali e internazionali e dall’erogazione di attività clinico-assistenziali tali da garantire ai nostri pazienti prestazioni odontoiatriche di alto livello.

Tradizione e cambiamento al centro del Mediterraneo - Ultima modifica: 2008-02-01T16:33:38+00:00 da elisabettadolzan

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