Una ricerca coordinata da Germano Orrù, del servizio di Biologia molecolare dell’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, ha analizzato i batteri che si trovavano nella placca dentale degli avi dei sardi, soggetti vissuti oltre 200 anni fa, per cercare un legame tra malattie e alimentazione. Le ricerche sono state svolte su reperti rinvenuti in un ossario del comune di Villaputzu.

Lo studio ha svelato che esiste effettivamente una correlazione tra ciò che mangiamo e le malattie che possiamo contrarre.

Pubblicità

«L’estrazione del DNA della placca dentale dei nostri antenati – spiega Orrù – ci consente di studiare le informazioni che ricaviamo, senza distruggere i denti e le ossa. La comunità batterica che circonda il nostro corpo viene denominata microbiota, e nella bocca è costituita da più di 800 specie batteriche differenti».

Le abitudini alimentari dei sardi «hanno subito un drastico cambiamento dagli anni Cinquanta in poi – continua Orrù – , determinando un’alterazione del microbiota del cavo orale. Un numero troppo elevato di batteri anaerobi fa sì che questi possano attraversare le barriere tessutali ed entrino nel circolo sanguigno, esponendoci a malattie come l’artrite reumatoide, o patologie come l’aterosclerosi».

Nelle placche dentali degli antichi sardi, la percentuale di batteri anaerobi era molto più bassa rispetto ai livelli riscontrati attualmente, e il dato è stato attribuito a una dieta maggiormente ricca di verdure e più povera di carne.

TAG: ricerche, Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, Germano Orrù, denti, placca, batteri anaerobi, dieta, salute, alimentazione, odontoiatria, odontoiatri

Studio sulla placca dei nostri antenati rivela correlazione alimentazione-malattie - Ultima modifica: 2017-04-08T07:19:09+00:00 da redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome