Storia del colore in odontoiatria estetica: uno sfida per l’odontoiatra

L’odontoiatria restaurativa è una miscela di scienza e arte. Il successo di un restauro in odontoiatria estetica viene determinato sulla base dei risultati funzionali ed estetici.

Per raggiungere però un’estetica dentale soddisfacente, è necessario soddisfare 4 fattori determinanti, alla base della buona riuscita terapeutica:

Pubblicità
  • Posizione nello spazio del restauro
  • Margine di interfaccia con i tessuti
  • Stabilità
  • Colore

L’esecuzione di restauri ad alta valenza di estetica dentale richiede sia all’odontoiatria che al tecnico, nel caso di lavori protesici, capacità artistiche oltre alle normali competenze necessarie dal punto di vista sanitario.

La combinazione di più colori è la chiave per ottenere quello più simile alle esigenze del caso, questa serve a rendere il caso non solo migliore dal punto di vista estetico, ma anche più naturale e attraente.

The color wheel“[Figura 1] è lo strumento di base per la combinazione dei colori. Il primo diagramma circolare per la miscelazione dei colori è da far risalire a Sir Isaac Newton, che lo progettò nel 1666. Nel corso degli anni, molte varianti del progetto di base sono state possibili, ma la versione più comune è una ruota di 12 colori, in cui i colori primari sono rosso, giallo e blu. Tre colori secondari (verde, arancio e viola) vengono creati mescolando due colori primari. Sei colori terziari vengono creati mescolando i colori primari e secondari.

Il cerchio di colore può essere diviso in aree di colori caldi e freddi.

I colori caldi sono vivaci ed energici, mentre i colori freddi danno un’impressione di calma e distacco. Bianco, nero e grigio sono considerati neutrali.

Come percepiamo il colore in odontoiatria: oggetto

Il colore è tutta una questione di luce. Perché un colore sia visibile, la luce deve venire riflessa da un oggetto e stimolare i recettori della nella retina dell’occhio per inviare un segnale che viene interpretato nella porzione di corteccia deputata alla visione. [1] Il tipo di materiale e le sue caratteristiche influenzano il modo in cui questi interagiscono con la luce:

  • Materiali trasparenti consentono il passaggio della luce con pochi cambiamenti.
  • Materiali traslucidi disperdono, trasmettono e assorbono la luce.
  • Materiali opachi riflettono e assorbono; tuttavia, essi non trasmettono.

Il colore che un dente manifesta viene stabilito all’interno del dente stesso. La struttura del dente semitrasparente rende la procedura di adeguamento del colore della ricostruzione più complessa rispetto a un oggetto opaco. Caratteristiche della superficie, come la lucentezza, la curvatura e la consistenza, influenzano il grado di diffusione della luce quando colpisce un oggetto. [2]

Come percepiamo il colore in odontoiatria: soggetto

Quando la luce entra nell’occhio attraverso la cornea ed il cristallino, un’immagine viene trasmessa sulla retina. La quantità di luce che entra nell’occhio è controllata dal diaframma, che si dilata o si contrae a seconda del livello di illuminazione. I coni ed i bastoncelli della retina possono regolare la variazione di intensità luminosa. La zona intorno alla fovea centrale ha una miscela di recettori responsabili della diversa percezione dei colori da parte di più osservatori con vista normale. [3] La precisione della percezione del colore dipende dalla zona del campo della retina stimolata dalla luce. In alta illuminazione, la pupilla si restringe e quando la luce è scarsa, la pupilla si allarga, stimolando recettori meno precisi.

Tre caratteristiche importanti influenzano la percezione dei colori in odontoiatria:

  • Contrasto successivo
  • Contrasto simultaneo
  • Persistenza di un colore

La nostra capacità di percepire il colore e l’acuità visiva è influenzata anche da invecchiamento, malattie croniche, glaucoma e farmaci come i contraccettivi orali, l’ibuprofene, farmaci antiepilettici, l’aspirina, antibiotici, lidocaina, ecc

Il colore in odontoiatria è rappresentato sulla classica scala Vita da 4 lettere A, B, C o D.

Storia del colore in odontoiatria estetica: uno sfida per l’odontoiatra - Ultima modifica: 2016-09-17T07:45:47+00:00 da redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome