Riabilitazione diretta o indiretta? Fattori chiave per la scelta

Ritorna l’appuntamento con Amici di Brugg, il congresso giunto al 59° atto, si propone in una cornice nuova, quella dell’hotel Marriott di via Washington a Milano, già sede di altri importanti appuntamenti del mondo odontoiatrico.

Tra le personalità che si alterneranno dal podio di Amici di Brugg, sarà possibile ascoltare anche Francesco Mangani, che esporrà i vantaggi delle riabilitazioni indirette, sottolineando in particolar modo come queste possano dare un alto grado di affidabilità e predicibilità.

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Quando è dunque necessario scegliere un restauro indiretto e quando uno diretto?

La domanda non trova risposta univoca, soprattutto in quei casi in cui la perdita di sostanza non è tanto estesa da rendere palese la scelta a favore del restauro indiretto.

La decisione clinica sul materiale ​​più appropriato per un restauro e la tecnica più adatta con cui sfruttare le caratteristiche del materiale stesso, sono di solito dettate in odontoiatria ricostruttiva da una varietà di fattori tra cui:

  • dimensione della lesione
  • motivo della lesioni
  • considerazioni estetiche, occlusale, endodontiche e      parodontali considerazioni
  • numero di denti da riabilitare
  • compliance del paziente, abitudini e possibilità

Il processo decisionale che viene coinvolto nella scelta tra un approccio diretto ed uno indiretto può essere schematicamente ridotto a tre categorie:
– Categoria A, restauri diretti chiaramente indicati: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di cavità di Classe I , III , IV e V restauri , e anche delle cavità di II Classe di piccole dimensioni.

– Categoria B, incertezza su quale sia l’approccio più adeguato: queste sono le situazioni cliniche che meritano una più accurata analisi per effettuare la giusta scelta clinica.

– Categoria C : restauri indiretti chiaramente indicati: quando ci si trova in situazioni molto compromesse, è relativamente semplice capire che è necessario eseguire una riabilitazione indiretta. Quando troviamo grandi cavità e / o restauri diretti precedenti falliti, con più cuspidi mancanti, denti anteriori con ampie cavità interprossimali, la sostituzione di corone prefresse, la ricreazione di gran parte delle superfici di masticazione, in tutti questi casi provvedere ad una riabilitazione indiretta è praticamente immediato.

I casi che possono creare problemi sono di certo quelli che rientrano nel gruppo B, nel quale bisogna fare alcuni distinguo per non sottovalutare nessun fattore e fare la scelta clinica appropriata:

  • Vitalità dell’elemento: è noto che un dente devitalizzato risente di cambiamenti micro e macro-strutturali che ne minano alcune caratteristiche biomeccaniche.
  • Discolorazione del dente: nel caso l’elemento presenti delle alterazioni cromatiche, potrebbe esser più semplice mascherare quest’ultime tramite una riabilitazione indiretta, piuttosto che con una semplice ricostruzione diretta in composito.
  • Adesione alla dentina: gli ottimi tassi di adesione sullo smalto sono ben noti, al contrario l’adesione sulla dentina non è ancora soddisfacente.
  • Numero di cuspidi e di pareti perse

In quasi tutti i casi clinici si può ottenere ottimi risultati con più di una tecnica; alcuni vantaggi di una procedura rispetto ad un’altra sono chiari ed in alcuni casi di semplice applicazione, mentre rimangano una serie di situazioni borderline. Tra riabilitazioni dirette ed indirette, si configura una  gamma di grigi in cui sicuramente l’expertise dell’odontoiatra farà propendere l’ago della bilancia per una piuttosto che per l’altra soluzione.

Al congresso di Amici di Brugg avrete modo di ascoltare pareri illustri sui vantaggi e le indicazioni delle tecniche tanto dirette quanto indirette, grazie all’alternarsi di importanti relatori.

La struttura generale del Congresso segue la tradizione consolidata di tutte le precedenti edizioni e resta di ampio respiro, nonché molto varia per tematiche. Sono previsti 2 crediti per la giornata del 7 aprile e 5,5 crediti complessivi per le giornate del 8 e 9 aprile 2016.

Per tutti i dettagli sul programma clicca qui.

Riabilitazione diretta o indiretta? Fattori chiave per la scelta - Ultima modifica: 2016-02-13T07:52:25+00:00 da redazione

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