Nell'ultimo decennio, a fronte di un incremento del numero di indagini radiologiche, la radioprotezione è diventato un elemento fondamentale per la tutela della salute dei pazienti.

L'attività di diagnostica per immagini effettuata direttamente dallo specialista odontoiatra è attualmente molto diffusa e richiede un continuo aggiornamento su aspetti importanti come la giustificazione, l'appropriatezza delle richieste di radiografie e il consenso informato.

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In questo articolo ci soffermeremo sul principio di appropriatezza della prescrizione rimandando al corso online sulla Radioprotezione per un approfondimento completo.

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L’appropriatezza nella prescrizione dell’indagine radiologica

Riguardo all’appropriatezza nella prescrizione dell'indagine bisogna valutare innanzitutto che:

  • l'esame sia realmente utile per il paziente, poiché non sia possibile ottenere informazioni da indagini effettuate precedentemente;
  • che non vi siano tecniche alternative senza utilizzo di radiazioni ionizzanti (in campo odontoiatrico tuttavia questa possibilità è piuttosto remota);
  • la ripetizione dell'indagine in caso di monitoraggio della malattia sia compatibile con i tempi di progressione e risoluzione della stessa, in altre parole che la tempistica nell'esecuzione delle indagini sia correlata al decorso della malattia, della patologia o di qualsiasi problematica che si deve indagare (per esempio tempo di guarigione di una lesione ossea, di un difetto chirurgico, di una modifica in caso di trattamento ortodontico ecc).

La prescrizione dell'indagine deve contenere ovviamente le generalità del paziente, la data, il tipo di indagine e la motivazione clinica.

La motivazione clinica dell'esame radiologico

La motivazione clinica è un elemento molto importante proprio per decidere il percorso diagnostico con le tecniche di immagine anche se non sempre viene adeguatamente considerata.

A questo proposito nella nuova edizione del corso sulla Radioprotezione realizzato da Accademia Tecniche Nuove sono esposti casi pratici che dimostrano quanto sia rilevante la motivazione clinica per il radiologo, per consentire una valutazione, in base alle notizie cliniche ed anamnestiche, più circostanziata fornendo pertanto al medico prescrittore un referto quanto più preciso e attinente alla richiesta.

Caso clinico

In questo esempio, tratto dal corso, c’era una tumefazione in zona 11, tumefazione non dolente, dente vitale.

In questo caso si era proceduto per escludere una patologia odontogena; infatti la radiografia endorale ha escluso lesioni periapicali e questo radiogramma sagittale fa vedere un riassorbimento osseo vestibolare.

E’ consigliabile inoltre valutare se esistono tecniche alternative con minor esposizione a radiazioni ionizzanti: ad esempio l’ecografia in alcuni casi.

Il principio di ALARA

Bisogna prestare particolare attenzione alla necessità di effettuare l’indagine -principio di giustificazione- e assicurarsi che le informazioni prodotte siano ottenute con la dose più bassa possibile compatibilmente con le esigenze diagnostiche – principio di ottimizzazione- rispettando pertanto il principio ALARA cioè As Low As Reasonably Achievable.

Evitare di effettuare indagini, TC, nel sospetto di patologie che richiedano interventi di strutture esterne; in tal caso l’esame rimarrebbe privo di refertazione (che può redigere solo lo specialista radiologo) talora indispensabile per i trattamenti chirurgici.

Quindi se il dentista effettua l'esame secondo i principi di contestualità, integrazione ecc. significa che questo viene utilizzato direttamente a fini chirurgici o pianificazioni implantari o quant’altro nell’ambito dello studio odontoiatrico; diversamente è opportuno inviare il paziente a un centro radiologico, in modo tale che ci sia un referto, referto che il dentista non può fare.

L’utilizzo della TC in parodontologia

Nel campo della parodontologia le società scientifiche devono continuamente aggiornare le valutazioni alla luce delle nuove tecniche diagnostiche.

Le linee guida saranno magari da rivedere proprio perché l’utilizzo della TC potrebbe essere una valida alternativa alla serie completa di radiografie endorali in quanto consente una visione tridimensionale ed è meno fastidiosa per il paziente.

Inoltre, da un punto di vista radioprotezionistico non ci sono grosse differenze nell’esposizione del paziente stesso.

  • La serie completa di RX endorali (14 o 17..) determina una dose molto vicina a quella di una TC Cone Beam;
  • Comunque, in soggetti giovani devono essere seriamente valutati i rischi/ benefici;
  • una volta si effettuavano numerose RX endorali anche per la devitalizzazione di un singolo dente

L’articolo è tratto dal corso Radioprotezione in Odontoiatria, accreditato da Accademia Tecniche Nuove. Responsabili scientifici del corso sono Guido Pedroli e Cesare Benetti.

Il corso riconosce 5 crediti ECM e assolve al nuovo programma di aggiornamento obbligatorio con cadenza triennale, previsto dal Decreto Legislativo  n.101/2020. 

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La radioprotezione e l’appropriatezza nella prescrizione dell’indagine radiologica - Ultima modifica: 2020-06-04T17:20:57+00:00 da Redazione
La radioprotezione e l’appropriatezza nella prescrizione dell’indagine radiologica - Ultima modifica: 2020-06-04T17:20:57+00:00 da Redazione

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