Quali vantaggi per la riabilitazione implantare platform-switched?

La risposta dei tessuti molli in impianti post estrattivi immediatamente riabilitati secondo il concetto platform-switched: studio clinico controllato e randomizzato in doppio cieco. Dati preliminari
Double-blind randomized controlled trial study on post-extraction immediately restored implants using the switching platform concept: soft tissue response. Preliminary report
Canullo L, Iurlaro G, Iannello G. Clin Oral Impl Res 2009;20:414-420.  

Da questo studio clinico emerge che la riabilitazione di impianti secondo il concetto platform-switched consente di mantenere una migliore stabilità dei tessuti peri-implantari molli e duri rispetto alla riabilitazione con abutment dello stesso diametro. I parametri clinici dell’infiammazione della mucosa peri-implantare non mostrano differenze tra i due tipi di riabilitazione.  

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In questo studio, sono stati posizionati in 22 pazienti altrettanti impianti post-estrattivi mascellari. 

Tali impianti erano tutti di diametro 5,5 mm. Difetti tra l’impianto e l’alveolo sono stati colmati con matrice ossea bovina mista a collagene. Immediatamente dopo l’inserimento, 11 impianti sono stati connessi ad abutment di diametro 3,8 mm (gruppo test) e 11 ad abutment di diametro 5,5 mm (gruppo controllo) (figura 1).

1. Immagine al microscopio a scansione elettronica dell’impianto e dell’abutment nel gruppo test (a sinistra) e controllo (a destra).

Corone protesiche provvisorie sono state subito posizionate e scaricate dal carico masticatorio.

La riabilitazione protesica definitiva è stata effettuata due mesi dopo il posizionamento di quella provvisoria. 

I seguenti parametri clinici sono stati rilevati al momento dell’inserimento dell’impianto, del posizionamento della protesi definitiva e successivamente ogni sei mesi: i parametri parodontali (sanguinamento al sondaggio, indice di placca modificato, profondità della tasca al sondaggio), la modifica dell’altezza del margine della mucosa vestibolare (REC), l’altezza della papilla mesiale e distale all’impianto (PH), la misura dell’altezza verticale del gap osseo, calcolato dall’apice dell’alveolo (VHG). Gli impianti sono stati rivalutati con un follow-up medio di 25 mesi e non si è verificato nessun fallimento. I dati per ciascun paziente sono riportati nelle tabelle 1 e 2. 

Nel gruppo test l’altezza della papilla interprossimale e del margine della mucosa vestibolare hanno mostrato rispettivamente un guadagno medio di 0,045 mm e di 0,18 mm. Tali dati sono statisticamente significativi se comparati al gruppo controllo, nel quale si è verificato una diminuzione media di PH di 0,88 mm e di REC di 0,45 mm (p < 0,005).

Nessuna differenza significativa è stata invece riscontrata tra i due gruppi per quanto riguarda i parametri parodontali e il VHG che è risultato di 7,51 mm nel gruppo test (97,4%), e di 8,57 mm nel gruppo controllo (95,2%).

I dati di questo studio preliminare, nonostante il breve periodo di osservazione, suggeriscono quindi che impianti riabilitati con abutment switching platform consentono di ottenere una miglior stabilità dei tessuti molli e dell’osso peri-implantari rispetto a impianti riabilitati con piattaforme tradizionali.

Implicazioni cliniche                                           

Gli impianti riabilitati con switching platform sembrano consentire un miglior mantenimento dell’altezza dei tessuti marginali con copertura del bordino protesico e, di conseguenza, con un evidente guadagno estetico.

Quali vantaggi per la riabilitazione implantare platform-switched? - Ultima modifica: 2010-02-01T10:26:37+00:00 da elisabettadolzan

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