L’estrazione di un ottavo inferiore incluso è un intervento più o meno traumatico che attiva una reazione infiammatoria, la quale comunemente porta a complicanze come dolore, edema e, alle volte, trisma. L’edema, in particolare, solitamente insorge intorno a 24-72 ore e può perdurare fino a una settimana.

A questo proposito, possono essere impiegati, al fine di controllare tali conseguenze, diversi antinfiammatori steroidei: betametasone, prednisolone, metilprednisolone, idrocortisone, desametasone, triamcinolone, usati a dosaggio ridotto, short-dose, sono tutti considerati efficaci e sicuri.

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Tra le vie di somministrazione, la forma iniettiva, da effettuare in prossimità del campo operatorio, possibilmente in una sede anestetizzata, è indicata come vantaggiosa, tanto per il paziente, quanto per l’operatore.

Recentemente, un interessante studio ha confrontato l’efficacia del desametasone e quella del metilprednisolone, a somministrazione pre-emptive intramasseterina, nel controllo, appunto, di dolore, gonfiore e limitazione in apertura, in pazienti sottoposti a estrazione bilaterale dei terzi molari.

Lo studio è stato impostato secondo un modello di trial clinico randomizzato, split-mouth, in triplo cieco.

Il lavoro ha incluso un totale di 20 pazienti, 13 dei quali di sesso femminile, di età compresa tra 19 e 34 anni. Il campione è stato valutato omogeneo per quanto riguarda il grado di inclusione dei terzi molari. A ciascun paziente è stata assegnata, appunto attraverso una metodica di randomizzazione in triplo cieco, la somministrazione di dosi equivalenti di metilprednisolone (40 mg) o del 5 volte più potente desametasone (8 mg).

Nel tempo, sono stati raccolti i pain score e misurati il grado di apertura (che al baseline non presentava differenze statisticamente significative nei due gruppi) e l’edema a livello di punti di demarcazione (trago, commissura orale, canto esterno, gonion). Il follow-up si è protratto fino a 7 giorni.

Il controllo del dolore è risultato ugualmente efficace nei due gruppi.

Dal punto di vista dei parametri clinici, tuttavia, i pazienti trattati con il desametasone hanno mostrato risultati migliori. Nello specifico, sono state rilevate riduzioni maggiori del gonfiore sia del gonfiore che del trisma, con differenze statisticamente significative sia a 48 ore che dopo una settimana.

Gli autori riconoscono alcuni limiti, in modo particolare per quanto concerne le modalità di valutazione del dolore (il metodo self-reported rimane comunque il più diffuso) e dell’edema. I risultati sono comunque da ritenere interessanti.

In conclusione, la somministrazione di 8 mg di desametasone pre-emptive intramassetere viene indicata come una strategia efficace e predicibile nel controllare dolore, gonfiore e trisma a seguito dell’avulsione di un terzo molare inferiore incluso.

Riferimenti bibliografici sulla profilassi

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33927496/

Profilassi antinfiammatoria postestrattiva: metilprednisolone vs desametasone - Ultima modifica: 2021-07-06T06:04:53+00:00 da redazione
Profilassi antinfiammatoria postestrattiva: metilprednisolone vs desametasone - Ultima modifica: 2021-07-06T06:04:53+00:00 da redazione

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