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La rimozione meccanica della placca batterica è il modo più efficiente per controllare numerosi processi infettivi, come la carie dentale, la gengivite e per la prevenzione di problemi  parodontali. Lo spazzolamento quotidiano riesce a rimuovere solo parzialmente i depositi di placca, soprattutto nelle aree interprossimali nelle quali la detersione è maggiormente difficile.

La consueta rimozione della placca con lo spazzolino manuale rappresenta il metodo più utilizzato per l’igiene orale nella società occidentale. Quando utilizzato correttamente e per tempi adeguati, lo spazzolino manuale garantisce una sufficiente rimozione della placca sopragengivale. Sfortunatamente, nonostante gli incoraggiamenti e le istruzioni dettagliate dei professionisti dentali, molte  persone ancora mancano di un corretto approccio, nonché educazione allo spazzolamento che influisce  sullo stato di salute del loro cavo orale.

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La carie dentale, patologia strettamente correlata all’inefficiente rimozione della placca, è influenzata  da molte variabili: stato sociale, area geografica, età; uno studio condotto su bambini al di sotto  dei 12 anni ha mostrato un alto tasso di esperienza di carie (43,1%) con un DMFT attestato a 1.09. Negli adolescenti(13-18 anni) della città di Milano il DMFT medio registrato è stato di 1.84.

I valori riscontrati trovano una plausibile causa nel fatto che la maggior parte degli individui riduce  il proprio score di placca solo del 50% durante le normali manovre. Per tale motivo è auspicabile  una semplificazione delle manovre di igiene domiciliare.

La rimozione della placca dipende da 4 fattori principali modificabili, e che verranno qui brevemente descritti: design dello spazzolino, tempo di spazzolamento, tecnica di spazzolamento, motivazione e compliance del paziente del paziente.

Design dello spazzolino e tecnologia sonica

Per migliorare la rimozione della placca sono stati inventati molti tipi di spazzolini elettrici negli ultimi 40 anni. L’efficacia di questo tipo di spazzolino cosa assodata e possiamo affermare che uno spazzolino elettrico sia efficace almeno quanto un manuale.

Nella recente letteratura, quattro tipi di spazzolini elettrici sono stati divisi in 4 categorie in accordo con il loro meccanismo di azione.

Un particolare tipo di spazzolino elettrico, basato su tecnologia sonica può operare ad una frequenza di 260 Hz: la testina dello spazzolino produce un movimento delle setola ad una velocità

tale da produrre un moto turbolento del fluido e un’attività di cavitazione associata a forze di taglio. L’azione di queste forze si esercita anche a distanza di 1-3 mm dall’elemento dentario e ciò consente allo spazzolino di agire anche quando non è a diretto contatto . Durante l’utilizzo ciascun dente viene spazzolato per circa 5 secondi e ne risulta una rimozione della placca che oscilla tra il 65% e il 74% Il limite dell’attività indiretta di questo device è da ricercarsi nella mancata rimozione di alcune specie batteriche ( bacteria: L. acidophilus, V. alcalescens, A. naeslundii).

Con l’utilizzo di questo ausilio è stata riscontrata l’utilità di continuare ad utilizzare un dentifricio per aumentare l’effetto cavitazione. Si ritiene, inoltre, che l’uso di uno spazzolino sonico sia un’ottima arma per ridurre le forze esercitate durante lo spazzolamento e con questo l’incidenza delle abrasioni e del sanguinamento gengivale.

Tempo di spazzolamento

L’indicazione che viene generalmente fornita dagli odontoiatri e dagli igienisti dentali, è di spendere  almeno due minuti al giorno, due volte al giorno, utilizzando una tecnica corretta per la pulizia dei denti. Le stime effettuate in vari studi sembrano però riportare un tempo di spazzolamento di molto inferiore, compreso tra i 30 e i 60 secondi.

Ai fini di stabilire un corretto tempo di spazzolamento Creeth et al. hanno valutato la rimozione di placca utilizzando rispettivamente per 45 secondi, 2 minuti e 3 minuti uno spazzolino manuale. La relazione tra tempo di spazzolamento e rimozione di placca è apparsa chiara e rappresentata come  un’iperbole con una differenza nella rimozione della placca del 26% tra i 45 secondi e i 2 minuti, mentre si raggiungeva un plateau continuando fino a 3 minuti dove comunque permanevano residui.

La comparazione tra spazzolino manuale ed elettrico ha poi portato alla luce come quest’ultimo riesca a rimuovere tra il 42,1% e il 49,6% di placca in più durante lo stesso tempo di utilizzo.

Lo spazzolino sonico garantisce un controllo del tempo: una vibrazione informa il fruitore ogni 30 secondi, indicandogli di cambiare emiarcata; al termine dei due minuti una vibrazione prolungata è seguita dallo spegnimento dello stesso.

Tecnica di spazzolamento

Valutando l’efficacia dell’educazione dentale e il rispetto delle raccomandazioni effettuate riguardo l’igiene orale si può riscontrare confusione e inadeguatezza di metodi. Questa situazione può essere correlata al fatto che i metodi di spazzolamento proposti ai pazienti sono a volte troppo complessi o contraddittori rispetto a quello che il paziente ha appreso in passato. Non sembra esserci un accordo nel corpo sanitario sulla tecnica corretta da suggerire ad ogni persona e ad ogni età. In particolare, sui bambini non si ha opinione univoca sulla necessita di semplificare la tecnica o meno.

Per abbandonare la confusione e l’inesattezza di alcune abitudini di igiene può essere consigliato aderire all’utilizzo di un device elettronico che rende più semplici e standardizzate le manovre da eseguire. Lo spazzolino sonico non necessita di particolari movimenti: dopo l’applicazione del dentifricio è sufficiente appoggiare lo testina dello spazzolino sulla superficie dentaria e poi scorrere su ogni elemento fino a completare le due arcate.

Motivazione del paziente

La compliance del paziente è essenziale per mantenere nel tempo le procedure di igiene illustrate. Per questo motivo non è da trascurare il fatto che gli spazzolini elettrici siano ben tollerati dai pazienti che accolgono spesso positivamente questa modifica alle loro abitudini di igiene con conseguente miglioramento dell’indice di placca e dell’incidenza di patologie ad essa correlata.Dalla letteratura si evince come dopo 36 mesi dall’acquisto il 62% delle persone continuino ad usare lo  spazzolino elettrico. E’ stato inoltre dimostrato come la curva di apprendimento si evolva rapidamente  utilizzando un mezzo di questo tipo; pazienti che non avevano mai utilizzato uno spazzolino di questo tipo, dopo 3 settimane di utilizzo, ottenevano risultati migliori che con il manuale.

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4 fattori chiave per migliorare la rimozione della placca e prevenire la carie - Ultima modifica: 2016-02-22T07:19:48+00:00 da redazione

2 Commenti

  1. Spazzolare bene i denti vuol dire rimuovere placca e asportarla dalle zone critiche, colletti e spazi interprossimali. La prima cosa si può anche fare con uno spazzolino elettrico, la seconda no. Perché la placca, più che rimossa, viene spostata nelle zone critiche. Vorrei proprio vedere come vengono rilevati i dati percentuali di rimozione di placca.
    Che poi, se vengono paragonati con i risultati ottenibili con la maggior parte degli spazzolini manuali in commercio, non possono essere che vincenti: 9 spazzolini su 10 sono altamente inefficaci perché basano le loro caratteristiche sull’estetica e la differenziazione di prodotto. È una questione puramente commerciale, del resto sarebbe impensabile che decine di multinazionali producessero tutte lo stesso tipo di spazzolino; perché lo spazzolino efficace è purtroppo uno solo, quello a forma di parallelepipedo, essendo l’unico in grado di esercitare in modo uniforme attrito senza il quale la placca non si stacca. Ed è l’unico provvisto di spigoli senza i quali la placca non viene rimossa dagli interstizi.
    Pulire i denti sarebbe anche una cosa semplice, ma si fa di tutto per renderla complicata.

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