Piattaforme per la pratica clinica

I social media permettono di stabilire delle relazioni in ambito professionale, utili per la formazione, per l’aggiornamento e per la pratica clinica. Ciò consente di superare la sensazione di solitudine che spesso accompagna i dentisti una volta intrapreso il percorso della professione (fino al 55,4% dei dentisti a un certo punto dichiara di sentirsi solo1) e di sviluppare il senso di appartenenza a una community in grado di favorire relazioni professionali e di facilitare, tra le altre cose, il passaggio dall’università a un ambiente di studio più isolato.

Una particolare categoria di social media sono le cosiddette online communities professionali, speciali piattaforme di social networking appositamente rivolte ai medici2-3 (Tabella). Su tali piattaforme i medici, unici autorizzati a potersi collegare, possono partecipare a discussioni su qualunque tematica di interesse lanciata da loro stessi o dai moderatori e discutere casi clinici (eventualmente corredati da immagini e video di supporto).    

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La più significativa è probabilmente quella di Sermo, una community nella quale diverse centinaia di migliaia di medici (decine di migliaia sono quelli italiani) possono confrontarsi praticamente su qualunque genere di tematica. Attraverso questa piattaforma partecipativa i medici iscritti possono scambiarsi informazioni su casi clinici, fornire consigli per effettuare una diagnosi, discutere tra “pari” di trattamenti farmacologici e dispositivi medici, condividere le conoscenze e documentarsi sulla letteratura scientifica. Numerose organizzazioni istituzionali (tra cui la Food and Drug Administration, i Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta e l’American Medical Association) hanno stretto accordi con Sermo per usare la comunità dei medici al fine di monitorare il profilo di sicurezza dei dispositivi medici, attivare indagini, generare discussioni su temi e casi clinici presentati sulle pagine delle loro riviste. Il suo contributo è inoltre risultato importante nel reclutamento dei pazienti per le sperimentazioni cliniche4.

Altrettanto interessante è l’esperienza decennale di Doximity che collega diverse centinaia di migliaia di medici sparsi in tutto il mondo.
Portali simili stanno iniziando a fare la loro comparsa anche in Europa. Per esempio Esanum, dopo un rapido rodaggio in Germania dove è nato alcuni anni fa, si è allargata a molti paesi europei soprattutto del Sud Europa e oggi rappresenta una importante realtà anche in Italia.

Video e immagini cliniche

La gestione di video e immagini cliniche è invece l’obiettivo di MEDTING, una speciale piattaforma di social networking rivolta ai medici per la discussione di casi clinici e per la richiesta di una seconda opinione, ma che può essere impiegata anche per archiviare, ed eventualmente condividere, immagini e video clinici. La struttura è simile a quella di YouTube, ma, a differenza di quest’ultima, offre un sistema di catalogazione di tutto rispetto che si basa sulla terminologia del dizionario SNOMED CT (considerato a livello internazionale lo standard tra i dizionari dei termini medici esistenti) che mette l’utente al riparo da scelte arbitrarie tipiche dell’impiego dei sistemi che usano il tag come strumento di classificazione.

Laddove non riescono le piattaforme di online communities possono i gruppi su Facebook, che offrono soluzioni concettualmente simili, ma senza gli strumenti più avanzati tipici delle piattaforme collaborative. I gruppi sono spesso chiusi e gli utenti possono pubblicare, commentare, condividere casi e immagini con obiettivi più affini a quelli dell’education.

Style Italiano (che a dispetto del titolo non ha nulla di nostrano), con circa 150.000 iscritti e una media di 40 post giornalieri è uno degli esempi più noti, mentre in Italia si può citare tra le più longeve l’esperienza di Odontoiatria Italia (30.000 utenti iscritti in 5 anni di vita). 

Condivisione di obiettivi e idee di ricerca

Anche YouTube, sebbene non sia una reale piattaforma di social networking, offre occasioni di incontro tra dentisti di tutto il mondo proponendo loro video dal forte contenuto educazionale. L’Università del Michigan (che ha una lunga tradizione in fatto di formazione attraverso la nota piattaforma video) ha aperto ormai da diversi anni un canale dedicato esclusivamente alla odontoiatria dove si possono visualizzare e commentare filmati che illustrano le più comuni tecniche odontoiatriche.

Non potevano mancare le piattaforme di social networking rivolte a chi fa ricerca in ambito medico/scientifico. Piattaforme collaborative come ResearchGate e Academia.edu consentono a ricercatori e accademici di tutto il mondo di creare propri profili personali, interagire tra loro, illustrare gli obiettivi delle loro ricerche, presentare i propri articoli scientifici e ricercare, sulla base di tutte queste informazioni, partner disposti a collaborare sulle proprie idee di ricerca.

Eugenio Santoro

Laboratorio di Informatica Medica, Dipartimento di Salute Pubblica, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, Milano

eugenio.santoro@marionegri.it

Bibliografia
  1. Puriene A, Aleksejuniene J, Petrauskiene J, Balciuniene I, Janulyte V. Self-perceived mental health and job satisfaction among Lithuanian dentists. Industrial Health 2008; 46: 247–252.
  2. Santoro E. Web 2.0 e social media in medicina. Come social network, wiki e blog trasformano la comunicazione, l’assistenza e la formazione in sanità. Seconda edizione, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma 2011.
  3. Santoro E. Facebook, Twitter e la Medicina. Il Pensiero Scientifico Editore, Roma 2011.
  4. Ovaere S. Zimmerman DDE, Brady RR. Social media in surgical training: opportunities and risks. J Surg Educ. 2018 May 2. pii: S1931-7204(17)30866-8.

Piattaforme per la pratica clinica - Ultima modifica: 2019-02-02T12:40:44+00:00 da Redazione