La parodontite è una malattia multifattoriale. A causarla però è anche la presenza di alcuni batteri nocivi, tra cui Porphyromonas gingivalis, Fusobacterium nucleatum e Aggregatibacter actinomycetemcomitans. Uno studio condotto dal Dipartimento di Biologia Orale dell'Universitas Airlangga, in Indonesia, ha testato in vitro l'effetto antibatterico dell'estratto di buccia del frutto del drago rosso. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Journal of Oral Biology and Craniofacial Research.

Come combattere la parodontite

I ricercatori indonesiani hanno voluto mettere alla prova un cerotto gengivale mucoadesivo contenenente i principi attivi di una pianta. Hanno così ottenuto una nano-emulsione di estratto di buccia del frutto del drago rosso. L'ipotesi era che questa sostanza potesse essere utilizzata per combattere i batteri più comunemente associati alla parodontite. In pratica, come alternativa alla terapia antibiotica, che spesso si rivela inefficace a causa del fenomeno dell'antibiotico-resistenza.

Cosa contiene il frutto del drago rosso

L'Hylocereus plyrhizus, meglio noto come frutto del drago rosso, contiene composti attivi come terpenoidi e flavonoidi. La sua buccia, in particolare, sembra essere in grado di inibire l'attività delle pareti cellulari batteriche. Di qui l'idea di testare la sostanza in una particolare forma, però, al fine di impiegarla per combattere i batteri responsabili della parodontite.

Dalla sostanza alla forma farmaceutica ideale

Gli effetti antibatterici dell'estratto di buccia del frutto del drago rosso sono noti. In particolare, questa sostanza naturale si era già rivelata efficace contro Staphylococcus aureus, Pseudomonas sp e alcuni dei batteri gram-negativi. I ricercatori questa volta hanno voluto dimostrare il potenziale del mucoadesivo per cerotto gengivale contenente l'estratto di di buccia del frutto del drago rosso in nano-emulsione. Una particolare forma farmaceutica pensata proprio per l'applicazione di questo prodotto nella bocca dei pazienti affetti da parodontite.

I risultati dello studio

La sostanza presa in esame, ad una concentrazione del 12,5%, si è rivelata efficace contro Porphyromonas gingivalis, Fusobacterium nucleatum e Aggregatibacter actinomycetemcomitans. Anche la formulazione di nano emulsione mucoadesiva patch gengivale s'è rivelata adeguata. Può aumentarne la veicolazione del contenuto di sostanza attiva fino al 99,01% entro 140 minuti. Per il resto, serviranno nuove sperimentazioni per avere la prova che gli effetti osservati in vitro siano validi anche in un contesto clinico sui pazienti affetti da parodontite.

Parodontite, allo studio un nuovo cerotto gengivale antibatterico - Ultima modifica: 2023-05-04T16:52:09+00:00 da Pierluigi Altea
Parodontite, allo studio un nuovo cerotto gengivale antibatterico - Ultima modifica: 2023-05-04T16:52:09+00:00 da Pierluigi Altea

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