Odontoiatria: troppi corsi di laurea e mal organizzati

Giuseppe Renzo

Troppa formazione, ma inadeguata, per i giovani dentisti. Al punto che di “ben 34 corsi di laurea in odontoiatria attivi in Italia, il 30% dovrebbero essere chiusi”, secondo il presidente della Cao nazionale (Commissione albo odontoiatri), Giuseppe Renzo.
Troppi, costosi e poco formativi. L’Italia detiene il record di sedi di Laurea, ma ognuna sforna in media solo 22 laureati l’anno contro i 65 della media europea. E non forniscono un’adeguata formazione: su 10 giovani che finiscono gli studi, 9 affermano di non sentirsi preparati per mettere ‘le mani in bocca’ a un paziente.
Questi i dati del “Secondo Rapporto Eures-Cao” su “Le sfide della crisi alla Professione Odontoiatrica, tra qualità delle prestazioni e distorsioni di mercato”.
A livello europeo l’Italia risulta il Paese con il maggior numero di corsi di laurea attivi in Odontoiatria, a fronte dei 16 presenti in Francia e nel Regno Unito e i 13 in Spagna.
Ben 6 università “licenziano” meno di 15 laureati l’anno: agli ultimi posti Catanzaro e Parma (11), Pisa (10) e Perugia (soltanto 4).
“Uno spreco di risorse che andrebbe corretto. Abbiamo una formazione che va completamente ripensata”, secondo Renzo, “oltre che cara, infatti, è poco efficace”. Il 91,7% degli studenti, infatti, concluso il percorso di studi universitari, “non si sente pronto ad esercitare la professione e si trova costretto a proseguire la formazioni con altri master a pagamento”.

Odontoiatria: troppi corsi di laurea e mal organizzati - Ultima modifica: 2014-12-10T07:00:26+00:00 da Redazione

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