A partire dal primo gennaio 2019 niente più mercurio libero nelle otturazioni dentali e maggior attenzione ai sistemi di smaltimento dell’amalgama rimossa, a protezione dell’ambiente. È quanto comunicato da un’informativa del ministero dell’Ambiente sulle disposizioni previste dell’art.10 del Regolamento UE 2017/852.
La nuova normativa prevede che dal 2019 il mercurio possa essere usato solo in forma incapsulata pre-dosata, e non potrà essere usato in pazienti di età inferiore a 15 anni e delle donne in gravidanza o in periodo di allattamento.
«Con gli anni si è vista la nocività per l’ambiente di questo materiale, quindi già da tempo, quasi in tutti gli studi odontoiatrici, vengono usate solo le capsule pre-dosate, ovvero sigillate» spiega Lorenzo Breschi, presidente dell’Accademia Italiana di Conservativa (AIC).
Inoltre, in odontoiatria l’amalgama viene utilizzata sempre più raramente. «Il 90% dei restauri oggi avviene con resine composite dello stesso colore del dente e molto più estetiche.»
Ci sarà però anche l’obbligo di raccogliere in modo più consapevole i residui delle vecchie otturazioni che vengono rimosse dall’odontoiatra. «Quando un’otturazione con amalgama viene rimossa e asportata – precisa Breschi – è aspirata dall’aspiratore e finisce nelle acque fognarie, quindi nel mare. Il regolamento impone l’uso di un dispositivo che separi l’amalgama dal resto.»
E come specificato nella normativa, i rifiuti dovranno poi «essere gestiti e raccolti da una struttura o da un’impresa per la gestione dei rifiuti autorizzata».