Lo studio di Accorinte può essere visto, in sostanza, come il corrispettivo nell’umano della ricerca presentata ieri; unica eccezione, non viene considerato il NEC. I risultati, quindi, vanno ulteriormente avvicinati a quella che è la realtà clinica di tutti i giorni e, pur ammettendo anche in questo caso la superiorità dell’MTA, sono più clementi nei confronti del cemento più “povero”.
È stata valutata la risposta istomorfologica della polpa di denti umani ricoperta con minerale triossido aggegato (MTA) e cemento all’idrossido di calcio (CH). Sono state prodotte esposizioni pulpari sul piano occlusale in 40 premolari permanenti umani. Successivamente, la polpa è stata ricoperta con CH o MTA e l’elemento è stato restaurato con resina composita. 30 o 60 giorni dopo, i denti sono stati estratti, processati per l’esame istologico e classificati secondo un sistema di punteggio su base istologica, appunto. I dati sono stati sottoposti ai test di Kruskal-Wallis e di Conover (alpha = .05). Tutti i gruppi hanno reagito bene per quanto riguarda la formazione del ponte di tessuto duro, la risposta infiammatoria ed altri processi coinvolgenti la polpa. Tuttavia, è stata osservata una minor reattività di CH30 nel formare il ponte di dentina rispetto ai gruppi MTA30 e MTA60. Sebbene la guarigione della polpa con idrossido di calcio sia più lenta di quella con MTA, entrambi i materiali hanno avuto successo nella pratica di incappucciamento di denti umani.
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J Endod. 2008 Jan;34(1):1-6.
Accorinte Mde L, Holland R, Reis A, Bortoluzzi MC, Murata SS, Dezan E Jr, Souza V, Alessandro LD.
Evaluation of mineral trioxide aggregate and calcium hydroxide cement as pulp-capping agents in human teeth.