Metodiche di trattamento di superficie del perno in fibra

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Il perno in fibra di vetro rappresenta uno standard nella ricostruzione di elementi dentari trattati endodonticamente e portatori di grossi deficit strutturali.

La modalità di fallimento più comune è rappresentata dalla perdita di adesione rispetto alla dentina radicolare. In termini assoluti, ciò rappresenta un grosso passo avanti rispetto ai perni fusi del passato, esposti a traumi da “effetto cuneo”. D’altra parte, al fine di garantire soluzioni protesiche durature, è importante implementare la tecnica adesiva, riducendo le decementazioni.

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A questo scopo, sono state studiate varie opzioni, di tipo chimico (ad esempio applicazione di primer sulla superficie del perno), fisico (abrasione ad aria o con acidi, aumento della ruvidità di superficie attraverso tecniche di sabbiatura) o combinato.

Recentemente, uno studio in vitro, condotto da un gruppo brasiliano e pubblicato su Journal of Prosthodontic Research, ha comparato gli effetti di trattamenti di superficie diversi sulla forza adesiva di una resina composita.

Trattamento di superficie dei perni in fibra di vetro

Gli sperimentatori hanno approntato un totale di 36 blocchi in fibra di vetro, nella stessa composizione dei perni, con delle dimensioni di 12 x 10 x 8 mm, assegnati casualmente a 12 gruppi da 3 campioni ciascuno. I gruppi sono stati disegnati sulla base di due fattori. Il primo è consistito nel pretrattamento, rappresentato in alternativa da:

1) detersione con alcool al 70% o con

2) perossido di idrogeno al 35%, oppure

3) abrasione ad aria con particelle di ossido di alluminio rivestite di silice.

Il secondo è rappresentato invece dal bonding agent:

1) primer monocomponente universale

2) agente silanizzante universale autopolimerizzante

3) adesivo universale fotopolimerizzabile. È stata valutata anche la

4) mancata applicazione. I 12 gruppi finali sono stati ottenuti combinando le prime 3 variabili con le seconde 4.

Una volta eseguita la specifica processazione, su ciascun blocco è stato applicato un template cilindrico (1 mm di altezza per 1 di diametro), riempito con resina composita, poi sottoposta a fotopolimerizzazione. Sono state quindi effettuati analisi di topografia e ruvidità di superficie e del pattern di fallimento.

I risultati evidenziano difformità di superficie: una maggiore modificazione deriva dal trattamento ad aria con silice.

Entrambe le variabili indagate hanno influenzato in maniera significativa la forza di adesione. Il trattamento mediante silica coating risulta in grado di promuovere i risultati migliori e può essere, pertanto, seguito o meno dall’applicazione del bonding. Per contro, ogni forma di pretrattamento può essere omessa, ottenendo comunque un risultato adeguato, nel caso in cui si opti per l’impiego del solo adesivo universale.

Riferimenti bibliografici

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31718959/

Metodiche di trattamento di superficie del perno in fibra - Ultima modifica: 2020-06-09T07:13:24+00:00 da redazione
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