Metodica Alt-RAMEC nel trattamento precoce delle III classi

trattamento precoce delle III classi

L’approccio ai casi di III classe costituisce in modo riconosciuto una delle grandi sfide dell’ortodonzia, anche in fase precoce (potendo cioè beneficiare di tutto il potenziale di crescita scheletrica). Questo articolo vuole analizzare una metodica relativamente recente, descritta nel 2005 da Liou e Tsai. La terapia con maschera facciale è combinata comunemente con l’espansione rapida del palato. La tecnica si propone di prolungare la stimolazione della sutura mediopalatina, alternandola però a movimenti di costrizione. Il protocollo originale prevede un’espansione giornaliera di 1 mm in alternanza settimanale per un totale di 9 settimane. Il protocollo è stato ripreso da Al-Mozany per il suo lavoro del 2011, mentre modifiche sono state apportate da Isci e colleghi (2010) che prevedono attivazione due volte al giorno con la stessa alternanza settimanale ma per un totale di 4 settimane. Il gruppo italiano di Masucci propone un approccio similare al quale addiziona un ulteriore ciclo di attivazione come overcorrection.

In ogni caso, terminata la fase di disarticolazione, il piano di cure prosegue con una fase di avanzamento mascellare. Per mettere in atto questa fase, la metodica più documentata prevede l’impiego di sistemi di ancoraggio provvisori (temporary anchorage device TAD), sui quali vengono fissati elastici.

Pubblicità

La metodica è stata fatta oggetto di una revisione sistematica della letteratura di marca brasiliana, nell’intento di determinarne l’efficacia clinica. Il lavoro ha incluso studi controllati su pazienti in fase di crescita con malocclusione di III classe sottoposti precocemente a trattamento Alt-RAMEC. Sono cosi rimasti esclusi case report, revisioni semplici, editoriali e studi effettuati su soggetti precedentemente sottoposti a interventi chirurgici a livello mascellare e/o mandibolare. I criteri di inclusione sono stati formulati secondo il formato PICO, il cui ultimo elemento (outcome) era in questo caso consisteva nel determinare la maggiore efficacia della tecnica rispetto a metodica tradizionale, in termini di espansione e avanzamento mascellare. L’ipotesi nulla, pertanto, consisteva nell’assenza di evidenze in tal senso. Alla fine sono 5 gli articoli che hanno incontrato i criteri d’inclusione. Non è risultata praticabile una meta-analisi in ragione dell’alto grado di disomogeneità comunque presente tra i lavori: parlando dei termini di confronto, ad esempio, due articoli non hanno considerato un gruppo controllo, altrettanti vi hanno inserito pazienti trattati con la sola espansione rapida e l’ultimo dei pazienti non trattati. Il lavoro conclude comunque che la tecnica: 

1.costituisce un protocollo efficace nel trattamento precoce delle malocclusioni di III classe

2.la stabilità della correzione della malocclusione non può al momento essere determinata

3.nonostante le indicazioni di maggiore efficacia, sono richiesti nuovi lavori che definiscano bene il gruppo controllo e portino un follow-up prolungato.

In tal senso, l’ultimo lavoro pubblicato sulla tecnica è quello del già citato Al-Mozany del 2017. Per quanto riguarda la fase di avanzamento, ognuno dei 42 pazienti è stato trattato con l’inserimento di 4 mezzi di ancoraggio, 2 mascellari paramediani e 2 mandibolari associati a elastici intraorali, fino al raggiungimento di un overjet pari a +2 mm. L’analisi cefalometrica ha evidenziato un avanzamento mascellare significativo per quanto riguarda le misurazioni angolari (SNA 1.87± 1.06 mm) e lineari (Vert.T-A 3.34 ± 1.54 mm). Similmente, miglioramenti significativi sono stati osservati nel posizionamento mandibolare (Vert.T-B 3.43 ± 4.47 mm, p<0.05; SNB 2.02 ± 0.85, p<0.001). Altri dati hanno mostrato miglioramenti significativi: proinclinazione degli incisivi superiori e contestuale retroinclinazione degli inferiori, overjet e overbite e a livello del profilo dei tessuti molli, H angle.

In conclusione, pur potendo ammettere le potenzialità della metodica, le indicazioni attuali sono per attendere appunto l’effettuazione di nuovi studi clinici ed eventualmente di una nuova revisione sistematica.

Riferimenti bibliografici

A new protocol for maxillary protraction in cleft patients: repetitive weekly protocol of alternate rapid maxillary expansions and constrictions. Liou EJ, Tsai WC.

Is alternate rapid maxillary expansion and constriction an effective protocol in the treatment of Class III malocclusion? A systematic review Matheus Melo Pithon

A novel method for treatment of Class III malocclusion in growing patients Saad A. Al-Mozany, Oyku Dalci, […], and M. Ali Darendeliler

Early class III facemask treatment with the hybrid hyrax and Alt-RAMEC protocol.Wilmes B, Ngan P, Liou EJ, Franchi L, Drescher D. 

 

Metodica Alt-RAMEC nel trattamento precoce delle III classi - Ultima modifica: 2018-03-29T06:58:40+00:00 da redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome