Medici: intrappolati tra la paura delle denunce e le spese assicurative

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Il 15,3% dei medici italiani è stato chiamato in giudizio da un paziente. E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’Osservatorio internazionale della Sanità in collaborazione con l’Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri (OMCeO) di Roma.

Il 78,9% dei camici bianchi intervistati è preoccupato di incorrere in una controversia pretestuosa con l’assistito, e per il 72,2% è una necessità tutelarsi con una polizza comprensiva della tutela legale completa. Ma c’è il problema dei costi: meno del 10% dei professionisti sarebbe infatti disposto a impegnare oltre il 5% del suo reddito per un’assicurazione. Il 51% degli intervistati preferisce non avere una franchigia per il risarcimento dei danni.

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Secondo Dario Focarelli, direttore generale dell’Ania, l’associazione che rappresenta le compagnie assicurative, “i risultati non ci stupiscono, dal 1994 ad oggi le denunce sono triplicate. Serve un intervento organico su questo settore, si deve definire meglio la responsabilità dei medici da riscrivere in modo coerente con la teoria del codice civile. Questo ha effetto sulla durata della prescrizione e sulla lunghezza del processo. Chiarendo la definizione si ridurrebbero i casi pretestuosi, infatti più della meta’ delle denunce non va a processo.”

Medici: intrappolati tra la paura delle denunce e le spese assicurative - Ultima modifica: 2015-01-24T17:27:05+00:00 da redazione

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