Magnetodinamica: un approccio chirurgico minimamente invasivo

La tecnologia magnetodinamica in ambito odontoiatrico riscuote sempre più interesse da parte degli operatori del settore perché presenta importanti vantaggi, che permettono di lavorare in modo più controllato e predicibile. Il concetto alla base di questa tecnologia è la possibilità di imprimere una forza importante mediante lo strumento, riducendo al massimo il tempo di impatto. Questo determina un elevato controllo dei newton emessi, aumentando, di conseguenza, l’accuratezza dell’operazione.

Il meccanismo di funzionamento

L’apparecchio, grazie all’impatto elettromagnetico, induce una deformazione plastica dell’osso senza però che questa si possa propagare in tutto lo splancno e neurocranio.
La tecnologia magnetodinamica sfrutta i principi fisici dell’elettromagnetismo per applicare forze controllate su un corpo riducendo al minimo il tempo di impatto. Il controllo e la stabilità delle forze applicate rendono le procedure sicure per pazienti e operatori.
Vi sono più variabili in gioco durante l’attività magnetodinamica; due magneti si incontrano generando una forza importante, che è caratterizzata dal tempo di impatto. Questi due elementi, forza e tempo, sono prodotti da un’accelerazione magnetica che determina un’escursione costante dello strumento utilizzato di una quantità precisa di millimetri.
È proprio questo fattore a garantire un’elevata precisione di utilizzo e gestione della forza.
Lo strumento che viene adoperato a questo scopo si chiama Magnetic Mallet; su di esso possono essere montati inserti differenti tramite i quali viene generata un’onda d’urto più o meno intensa a livello della punta.
Il primo martello odontoiatrico elettrificato venne brevettato nel 1873 da William Bonwill.
L’odierno Magnetic Mallet è composto da un manipolo alimentato da un dispositivo di controllo della potenza che eroga forze in base al momento dell’applicazione.
Il Mallet ha la possibilità di essere settato a quattro differenti intensità per modulare la forza a seconda dell’operazione che si deve svolgere e della densità dell’osso presente.
Le quattro modalità hanno settings ben precisi, che garantiscono una riproducibilità dell’operazione con le medesime forze applicate. Inoltre, questo strumento, lavorando a freddo, permette di operare senza l’utilizzo di irrigazione, garantendo una migliore visibilità intraoperatoria.
Il manipolo risulta molto ergonomico perché viene utilizzato dall’operatore con
una sola mano e gli impulsi vengono impartiti con un comando a pedale.

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Applicazioni e benefici

Si può utilizzare in diversi trattamenti: per i mini e grandi rialzi di seno mascellare, per la rimozione di corone, per effettuare una split-crest, per compattare l’osso determinando osseodensificazione, per preparare il tragitto per l’inserimento implantare o per eseguire estrazioni.
Può essere utilizzato per la chirurgia classica o per la chirurgia guidata nella preparazione di uno o più siti implantari. La mascherina chirurgica indirizza lo strumento nella zona di lavoro. Durante la fase operativa non viene utilizzata irrigazione, non c’è surriscaldamento e si ha un controllo maggiore.
Durante la split crest, quindi l’espansione della cresta ossea, l’esecuzione è semplice, progressiva e atraumatica.
Un’altra funzione del Magnetic Mallet è l’osseodensificazione, ossia la compattazione dell’osso per creare la corretta densità ai fini implantari, sempre mantenendo una procedura “a freddo”, senza irrigazione.
Durante le fasi estrattive, anche complesse, la tecnologia magnetodinamica consente di eseguire un intervento atraumatico, evitando la frattura radicolare e conservando la corticale ossea.
Gli impulsi calibrati e predeterminati del Magnetic Mallet sono meno invasivi per il paziente e più agevoli e precisi per il medico rispetto all’uso di osteotomi che vengono “martellati” manualmente, ad esempio durante le procedure del rialzo del seno mascellare o di espansione della cresta ossea.
La procedura chirurgica classica con osteotomi prevedeva la loro spinta all’interno della cresta ossea per mezzo di un martello chirurgico manuale ai fini di ottenere l’espansione sia in senso orizzontale che verticale, creando in questo modo il tragitto implantare. Questo però poteva determinare l’insorgenza delle crisi di vertigine parossistica benigna nel paziente, causate dallo spostamento degli otoliti nell’orecchio interno. Il Magnetic Mallet, invece, non causa questo tipo di problematiche.

 

I dati tratti da una revisione sistematica

Una recente revisione sistematica della letteratura condotta da Bennardo e coll. ha valutato l’efficacia dell’utilizzo del Magnetic Mallet nelle procedure di chirurgia orale e implantare; inoltre sono state considerate le possibili complicanze. Sono stati inclusi nello studio 14 articoli per un totale di più di 700 pazienti trattati, 256 con estrazioni chirurgiche e 525 con l’inserimento di impianti. I risultati per quanto riguarda l’uso del Mallet nelle estrazioni dentali non hanno riportato complicanze, ossia non vi è stata alcuna frattura, perdita di corticale ossea, infiammazione tissutale o esposizione ossea.
Per i pazienti sottoposti a chirurgia implantare, invece, è stata fatta una divisione in due gruppi: il primo trattato con Magnetic Mallet, il secondo con tecniche standard. Il tasso di sopravvivenza implantare dopo 9-66 mesi (la variabilità è dovuta ai diversi studi selezionati) è risultato affidabile in entrambi i casi, 98.9% per il Mallet, 95.42% per il gruppo controllo. Nessun paziente trattato con la tecnica magnetodinamica ha manifestato vertigine parossistica posizionale benigna, mentre nel gruppo in cui sono stati utilizzati osteotomi e martello sette pazienti hanno mostrato questa complicanza sia dopo il rialzo del seno mascellare che conseguentemente alla preparazione del sito implantare e alla split crest.

Bennardo F, Barone S, Vocaturo C, Nucci L, Antonelli A, Giudice A. Usefulness of Magnetic Mallet in Oral Surgery and Implantology: A Systematic Review. J Pers Med 2022 Jan 14;12(1):108.

 

Inserimento di impianti a carico immediato con e senza magnetodinamica

Uno studio di Crespi e coll. ha voluto confrontare l’utilizzo del Mallet rispetto al classico martello manuale per la condensazione dell’osso mascellare nei casi di posizionamento implantare a carico immediato. I pazienti che sono stati considerati idonei alla ricerca risultavano edentuli nelle regioni dei molari e dei premolari e presentavano un osso con densità di grado III o IV. In totale sono stati presi in esame 50 pazienti. I soggetti sono stati divisi in due gruppi, 25 per gruppo; gruppo test in cui è stato utilizzato il Mallet e gruppo di controllo in cui è sono stati adoperati osteotomi inseriti a mano con un martelletto. In 12 casi, sei per gruppo, è stato eseguito un rialzo di seno mascellare. Il follow-up è stato fatto a 24 mesi e ha riportato un tasso di sopravvivenza medio del 94.3% non evidenziando una differenza statisticamente significativa tra le due metodiche. È da segnalare come nel gruppo controllo siano stati registrati due casi di vertigine parossistica benigna. Le conclusioni hanno riportato come l’uso del Mallet ha fornito vantaggi clinici importanti per i pazienti durante la procedura chirurgica rispetto al martelletto manuale. I livelli ossei marginali sono risultati stabili in entrambi i casi, anche l’aumento significativo dell’altezza ossea tra sei e 12 mesi è stato riscontrato in tutti e due i gruppi.

Crespi R, Capparè P, Gherlone E. A comparison of manual and electrical mallet in maxillary bone condensing for immediately loaded implants: a randomized study. Clin Implant Dent Relat Res 2014 Jun;16(3):374-82.

 

Take Home Message

1) L’uso del Magnetic Mallet può essere utile nelle procedure di chirurgia orale e implantare grazie alla sicurezza, alla predicibilità e alla rapidità nell’esecuzione.

2) Questa tecnica innovativa, sfruttando le caratteristiche magnetodinamiche, può consentire all’operatore di lavorare in modo più tranquillo e più preciso, garantendo al paziente un intervento meno invasivo e maggiormente confortevole.

Magnetodinamica: un approccio chirurgico minimamente invasivo - Ultima modifica: 2022-12-23T09:45:15+00:00 da K4
Magnetodinamica: un approccio chirurgico minimamente invasivo - Ultima modifica: 2022-12-23T09:45:15+00:00 da K4

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