Spengo la tv. Siamo abituati ad ascoltare notizie che parlano di inflazioni. I media ci raccontano una riduzione del valore del denaro, un abbassamento del potere di spesa causato da un insieme di fattori così ampio da rendere difficile distinguere i perché dello scarso successo dei nostri sforzi.
Sì, sono proprio i nostri sforzi quelli che non riusciamo più a valorizzare come una volta. Sto parlando, ovviamente, di quelli che facciamo per la nostra professione.
Tendiamo a dare per scontato il fatto che il lavoro ben fatto sia quello più riconosciuto e quindi anche remunerativo; pertanto, ci sforziamo per perfezionarci e migliorare.
Ci sono però tanti fattori gestionali, che più hanno a che fare con l’imprenditoria che con la medicina e che condizionano il risultato economico del nostro impegno.
Riflettendo su questi temi, mi sono reso conto che negli anni il costo della vita è aumentato di parecchio, ma che, di contro, nel mio studio presento ai pazienti le stesse tariffe di 20 anni fa.
Parlando con diversi colleghi, mi sono reso conto di non essere il solo a ad aver fatto questa scelta, anzi. Il che, probabilmente, rientra proprio tra tutti quei fattori gestionali che trascuriamo.
Badate bene, non mi sto lamentando: sto solo osservando che siamo abituati a ragionare lontano da logiche di profitto.
Credo molto nella possibilità di curare i propri pazienti in modo sostenibile, per questo amo la vita d’ospedale, le persone che lì ho conosciuto e le cose che ho potuto vedere in tanti anni di frequentazione.
La cosa che però più mi disturba è osservare quanto il compenso orario della categoria troppo spesso venga svalutato.
Teniamo tutti al nostro tempo, e forse perché decidiamo ogni giorno di trascorrerlo prendendoci cura dei nostri pazienti, siamo anche disposti ad accettare questa inflazione del suo valore.
L’importante però è che questa rimanga una scelta consapevole e non l’accettazione di un contesto mutato, vuoi dalla presenza delle convenzioni, vuoi da un nuovo modo di farsi concorrenza, vuoi soprattutto dalla considerazione e dal rispetto per la nostra categoria.
