La “cavità d’accesso” è una delle fasi più delicate della terapia canalare. Tuttavia, spesso le procedure che permettono di eseguire l’apertura della camera pulpare sono sottovalutate, anche da chi pratica l’endodonzia abitualmente. Per questa ragione il corso di formazione a distanza (Fad), valido ai fini Ecm (17 crediti), “La cavità d’accesso in endodonzia: razionali clinici e operativi“, promosso da Tecniche Nuove Formazione, rappresenta un’occasione importante per approfondire questo tema.
A dirlo è Gianluca Fumei, responsabile scientifico del corso, nonché responsabile per l’Endodonzia nel Reparto di Riabilitazione Orale (diretto dal professor Dino Re) dell’Università degli Studi di Milano, attivo presso l’Istituto Stomatologico Italiano.
In questa video intervista Fumei spiega com’è nata l’idea di trattare questo argomento con “Il gruppo del lunedì”, come sono conosciuti all’interno di questo reparto Riccardo Aiuto, Angelo Santoro, Giuseppe Ferretti, Roberta Rapetti, Pierandrea Muratore, Aldo Giglio.
Quattro moduli, più uno
“La cavità d’accesso in endodonzia: razionali clinici e operativi“, l’aggiornamento monografico dedicato alle tecniche per eseguire correttamente l’apertura della camera pulpare, curato da Gianluca Fumei, è diviso in moduli, cinque in tutto, uno per ciascun differente aspetto considerato, dagli esperti di endodonzia, degno di nota.
“Nel primo modulo trattiamo l’anatomia dell’endodonto e gli esami strumentali utili per compiere una corretta diagnosi preoperatoria”, spiega Fumei, “nel secondo le fasi propedeutiche operative, mentre nel terzo descriviamo le fasi e lo strumentario necessario per aprire bene un dente senza commettere errori. Il quarto modulo è dedicato ai casi complessi, tra cui ci sono anche quelli relativi agli elementi già sottoposti a terapia canalare che richiedono una particolare attenzione. L’ultimo modulo, invece, il quinto, è dedicato alla diatriba in essere tra le due Scuole di pensiero formatesi intorno a questo tema e costituite da chi, da una parte, professa la necessità di eseguire una buona apertura della camera, dall’altra, da chi invece propende per un approccio meno invasivo. A completamento del quadro che abbiamo cercato di delineare, ho voluto che ci fosse anche quest’ultimo contributo per informare gli odontoiatri sulle nuove tendenze: compito che ha svolto con grande competenza ed equilibrio, un collega, il dottor Marco Maiolino, che ha abbracciato la Scuola della mini-invasività, mostrandone i risultati in questo modulo scritto a più mani”.
Un aggiornamento monografico utile, anche per riflettere
Il corso di formazione curato da Gianluca Fumei, oltre ad essere ricco di fotografie, oltre che di tabelle per riassumere le fasi salienti dell’apertura della camera pulpare, comprende anche alcuni video clinici che mostrano come isolare correttamente un dente, come aprire la camera e rimuovere gli ostacoli. “È un corso utile per apprendere nozioni teoriche e tecniche pratiche”, spiega Fumei, “ma anche per porsi delle domande. Credo che ne possa beneficiare sia il neofita, perché il corso è un sunto di quello che si può trovare su libri e articoli dedicati al tema, sia il professionista un po’ più esperto, perché siamo riusciti a scovare trucchi e idee intriganti, pubblicate su riviste poco pubblicizzate, che hanno sorpreso anche me e i miei colleghi”.
“La cavità d’accesso in endodonzia”, il primo modulo del corso già online
Come tutti i corsi Fad, anche questo, pubblicato il 1° giugno 2018 e disponibile sulla piattaforma di Tecniche Nuove Formazione sino al 31 maggio 2019, sarà fruibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ai discenti che lo seguiranno, consentirà di maturare 17 crediti formativi (1 credito per ciascuna ora di studio), validi ai fini del programma di Educazione continua in medicina (Ecm).