Sostenibile e responsabile: dovrà essere così lo studio dentistico di domani. Almeno così prevede Mark Topley, consulente nel settore dentale inglese che dopo aver lavorato per molti anni per un ente di beneficenza, dal 2003 aiuta i dentisti i a sviluppare pratiche sostenibili e responsabili. Un'impresa forse per alcuni improbabile, considerando la complessità dello studio dentistico, soprattutto alle nostre latitudini. Invece, con qualche accorgimento, è possibile compiere il salto e traghettare lo studio nel mondo della sostenibilità. Basta volerlo.
Da cosa partire per rendere più sostenibile lo Studio
I Dpi, cioè i dispositivi di protezione individuale monouso sono il cruccio dei dentisti più sensibili alle tematiche ambientali. Pensare di farne a meno è difficile. Eppure si può lo stesso realizzare un percorso virtuoso, magari incominciando dalle abitudini del personale. Topley, in un articolo apparso recentemente sulla rivista Dentistry.co.uk suggerisce di invitare i collaboratori dello studio, laddove possibile, ad abbandonare l'uso dell'auto. Meglio recarsi in studio a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici.
Dopo aver sperimentato i benefici delle teleodontoiatria durante il periodo di lockdown, è possibile continuare ad eseguire alcuni controlli da remoto, con fotografie e video eseguiti al domicilio del paziente, ed inviati poi allo studio.
Ordini più corposi e meno frequenti, ma anche bicchieri d'acciaio per lanciare un messaggio ai pazienti
Per combattere le emissioni di carbonio servono fatti concreti. Per esempio, suggerisce il consulente inglese esperto di sostenibilità, se si ottimizzano gli ordini, si riducono i viaggi dei grossisti, con innegabili vantaggi per l'ambiente. Proprio come quelli che si realizzano con la raccolta differenziata che permette il riciclo dei rifiuti.
Anche i bicchieri monouso di plastica, che qualcuno ha già rimpiazzato con quelli di carta, possono trovare un valido sostituto. Con i bicchieri d'acciaio inossidabile, infatti, si risolve il problema alla fonte. Perché la questione non è solo scegliere materiali più compatibile con l'ambiente, e la carta lo è certamente più della plastica, ma è il monouso. Meglio affidarsi a beni e strumenti riutilizzabili.
Risparmio energetico e impiego di detergenti biologici per restare amici dell'ambiente
Ridurre i consumi inutili di energia aiuta a rendere sostenibile il bilancio di uno studio, ma anche l'ambiente. Se possibile, suggerisce Topley, è meglio acquistare energia rinnovabile o investire in sistemi più compatibili con l'ambiente, come lo sono le pompe di calore geotermiche.
Più semplicemente conviene abbassare il riscaldamento, spegnerlo prima di aprire le finestre, ma anche evitare altre tipologie di sprechi. I rubinetti a basso flusso, per esempio, possono permettere un grande risparmio di acqua, mentre l'impiego di detergenti biologici, laddove possibile, allontanano i rischi di inquinamento ambientale.
Perché conviene puntare sullo Studio sostenibile
Perché l'88% dei consumatori, fa sapere Topley citando dati pre-pandemia, si aspetta che le aziende facciano qualcosa per diventare più sostenibili su vari fronti. Circa tre quarti dei cosiddetti millennial, invece, desidererebbe avere un datore di lavoro più responsabile e proattivo su questo fronte.
Ecco perché conviene investire sulla sostenibilità dello studio, anche se partire può sembrare difficile. Si tratta di un investimento di medio periodo, ma ormai quasi ineluttabile. Oltre alla qualità di beni e servizi, infatti, cittadini sono sempre più alla ricerca di aziende e professionisti che abbiano le carte in regola sui temi della responsabilità sociale ed ambientale. Resta solo un dubbio. Da dove incominciare? Da qualcosa, purché sia concreto, suggerisce Mark Topley, il resto vien da sé.