La zirconia monolitica è un materiale che negli ultimi anni ha avuto una diffusione molto importante in campo odontoiatrico, questo perchè possiede caratteristiche chimico-fisiche molto utili in questo campo. In particolar modo l’alto grado di durezza e la resistenza alla frattura ha consentito a questo materiale di essere considerato come una valida alternativa ai classici restauri in metallo-ceramica.
Vantaggi e limiti della zirconia monolitica
La zirconia monolitica permette di creare corone con spessori molto ridotti, di circa 0.5 mm, permettendo in questo modo di eseguire una preparazione minimamente invasiva e dunque conservando il materiale dentale.
A causa della sua elevata durezza quando entra in contatto con il dente antagonista si potrebbero verificare delle abrasioni di quest’ultimo.
Uno dei fattori che può influenzare il grado di usura dello smalto dei denti antagonisti è la posizione del restauro, le parafunzioni, la qualità del tessuto dentale.
Usura dentale e zirconia monolitica
Di recente è stata effettuata una revisione sistematica e meta-analisi da Ruiz e coll. con lo scopo di determinare l’usura subita dal dente naturale antagonista in caso di restauri protesici in zirconia monolitica e inoltre valutare anche l’usura della protesi stessa.
Gli autori hanno preso in esame vari articoli recuperati dai database medicali e ne hanno selezionati 8 per l’analisi qualitativa e 4 per quella quantitativa.
Sono state effettuate delle analisi dei dati e poi sono stati riportati i risultati. È stata osservata un’usura media del dente antagonista rispetto alle corone in zirconia (95.45 µm). La variante “tempo” sul tasso di usura massimo è stata stimata di 6.13 µm al mese.
È stato registrato che le corone monolitiche in zirconia sono soggette ad un’usura media di 58.47 µm mentre l’effetto del tempo nel valore massimo di usura è stato stimato in 3.40 µm al mese.
Tenendo in considerazione la variante tempo si può affermare che in un periodo più lungo si verifica un’usura maggiore di entrambe le corone, protesica e naturale, con la seconda che subisce un deterioramento maggiore.
I ricercatori inoltre hanno individuato che l’ossido di zirconio monolitico lucidato non causa un’usura accelerata nello smalto del dente naturale. Paragonando le corone in zirconia monolitica alle corone in metallo ceramica è stato evidenziato come le seconde subissero un grado di usura maggiore nell’arco di 6 mesi ma minore in 12.
La posizione inoltre determinava un’usura nettamente maggiore se in regione molare rispetto alla zona dei premolari. Questo ovviamente è dovuto al fatto che i molari sono soggetti a carichi masticatori molto più elevati.
Il grado di usura è stato valutato secondo due metodi: la scansione intraorale o mediante un’impronta in silicone e la successiva scansione della replica in gesso.
I risultati hanno evidenziato come i denti naturali antagonisti delle corone in zirconia monolitica fossero soggetti a un’usura significativa nel tempo, maggiore di quella subita dalle corone stesse. Questa usura è influenzata dal trattamento superficiale delle corone, dalla posizione dei restauri, dal sesso del paziente (meno frequente l’usura nelle donne) e dalle abitudini viziate o parafunzioni.



